Se le donne decidono di camminare insieme

Ivana Lo Stimolo a New York.
Ivana Lo Stimolo fondatrice della New York Italian Women. (Foto di Francesca Magnani @magnanina)

di Mariza Bafile

 

NEW YORK. – Ha un sorriso aperto, Ivana Lo Stimolo, e la personalità dinamica e determinata di una donna forte, abituata a fissarsi mete difficili e ad arrivarci. Sprigiona da tutta sé stessa una vitalità contagiosa che le permette non soltanto di gestire lavoro, casa, figli in una città difficile come New York, ma anche di portare avanti un’associazione che è cresciuta anche al di là delle speranze della sua fondatrice: la New York Italian Women.

Poche città riescono a farti sentire così solo in mezzo a tantissima gente come New York. La rete di amicizie, rapporti, contatti non soltanto è necessaria per il lavoro ma può segnare una differenza fondamentale nella qualità di vita. È il primo messaggio che si percepisce quando si arriva e Ivana Lo Stimolo lo aveva capito molti anni fa quando era venuta negli “States” per finire l’Università iniziata a Milano in Scienze Politiche e conclusa a Buffalo in Marketing e Management.

In quegli anni ha conosciuto il marito, un americano che l’ha seguita in Italia e si è integrato nella vita milanese fino al giorno in cui il lavoro lo ha riportato a New York. Città in cui Ivana, che lavorava in un’agenzia di pubblicità, e i loro due figli decisero di seguirlo.

 

– E così, nove anni fa sono “tornata” a New York e ho ricominciato da capo. Sapevo che il primo scoglio da affrontare sarebbe stato quello della solitudine, e sentivo l’esigenza di comunicare con altre donne che avessero la mia stessa cultura. Volevo riscoprire questa città attraverso gli occhi e le esperienze di altre donne italiane. Non ho trovato alcun punto di riferimento al quale facessero capo o che le riunisse per cui ho deciso di iniziare io stessa la creazione di una rete che ci aiutasse ad entrare in contatto. Ho immaginato che tante altre donne italiane stessero vivendo situazioni analoghe e la realtà mi ha dato ragione.

 

Nasce dunque la New York Italian Women nel luglio del 2011, un’associazione che continua a crescere e che Ivana non ha mai abbandonato, neanche quando, cinque anni fa le è nato il terzo figlio. Da tre anni conta sulla preziosa collaborazione di Livia Berardinelli che è diventata il suo braccio destro ed ha impresso una svolta all’organizzazione utilizzando le nuove tecnologie. Ora le NYIW sono attive sulle reti sociali e hanno una newsletter che arriva a tutte le socie. Comunque, come direbbe De André, “una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale” e la notizia dell’associazione è volata e vola di bocca in bocca tanto che il numero delle associate continua a crescere.

 

Una dimostrazione tangibile della forza delle donne quando decidono di stare insieme e collaborare. ¿Qual è secondo te la molla che spinge tante donne italiane ad avvicinarsi alla New York Italian Women?

– Credo che sia soprattutto la consapevolezza dell’importanza, in questa città, dell’appartenenza a un gruppo. Sono convinta che le donne possono mettere da parte eventuali contrasti e camminare unite. Io ho evitato con fermezza che si costituissero sottogruppi, divisioni per origine, età ecc. E credo che questa trasversalità sia la nostra forza e anche l’aspetto più bello dello stare insieme.

 

Quali sono stati i momenti salienti di questo percorso?

– Un momento molto significativo è stato quello in cui abbiamo raggiunto le mille associate. Un traguardo importante che è coinciso con la Festa della Donna e che, grazie al Console Generale Francesco Genuardi, abbiamo festeggiato in Consolato con una bellissima torta. L’aspetto più importante di questo incontro è stato che il Console Generale ha riconosciuto il nostro ruolo all’interno della comunità italiana di New York. Oggi ci considera un valido punto di riferimento e in pratica siamo diventate, sotto molti aspetti, il trade union tra il Consolato e le donne italiane.

 

Anche la Scuola d’Italia G. Marconi ti darà un riconoscimento molto importante in occasione della prossima Festa della Donna.

– Si, e sarà un altro momento molto significativo per me, personalmente, e per tutte noi di New York Italian Women. Infatti il riconoscimento “Women of distinction” che ogni anno la Scuola d’Italia conferisce a dieci donne che si sono distinte all’interno della comunità, sarà dato a me in rappresentanza di tutto il gruppo. È un premio che ha ricevuto anche l’associazione delle donne italo-americane NOIAW (The National Organization of Italian American Women) organizzazione che esiste da molti anni e con la quale contiamo di essere sempre più in contatto. Già ora stanno crescendo tra noi le opportunità di collaborazione anche grazie alle iniziative della nostra responsabile fitness Cristina Castelli che organizza gruppi per svolgere attività fisiche e all’aria aperta. Sono certa che, a mano a mano che ci si conoscerà meglio, lavoreremo sempre di più su progetti comuni.

 

Quali sono le attività che avete svolto e quali quelle che sono in cantiere per i prossimi mesi?

– Negli anni scorsi abbiamo svolto incontri di diverso tipo. La prima attività culturale è stata la creazione di visite guidate al museo CIMA (Center for Italian Modern Art) che ripetiamo ogni volta che si inaugura una nuova esposizione. Ora grazie a una delle nostre associate, che è un’intenditrice d’arte, stiamo creando delle visite guidate ai musei anche per i nostri bambini. Abbiamo avuto incontri con scrittori e scrittrici molto interessanti, ultimo quello con Roberto Saviano che si è riunito con noi due volte, la prima per presentare il suo libro tradotto all’inglese e la seconda per parlare di attualità. Poi realizziamo seminari, corsi di diverso tipo, incontri anche solo per vederci e prendere un aperitivo insieme.

 

Tra i progetti che presto vedranno la luce, Ivana Lo Stimolo ci parla del prossimo lancio di un club virtuale che permetterà alle donne di partecipare ad incontri mensili che si svolgeranno su chat. Una modalità che offrirà la possibilità di contare sulla partecipazione di ospiti interessanti, scrittori, artisti, ecc, anche se non sono fisicamente presenti a New York.

 

 

Uno degli aspetti più interessanti dell’associazione è la comunicazione che anima la pagina Facebook delle New York Italian Women.

– È vero. Facebook è la piattaforma che ci fa stare in perenne relazione. Riusciamo a trovare aiuto sia per piccole cose, come per esempio dove comprare la pasta sfoglia, che per questioni più delicate come il nome di un medico specialista, o informazioni sui visti ecc. Ci permette anche uno scambio di consigli su questioni di lavoro o di studio, e di acquistare prodotti a prezzi scontati offerti per lo più dalle nostre stesse socie. Facebook e la newsletter ci aiutano ad essere costantemente informate e in contatto fra di noi. Nel 2019 ci riproponiamo di migliorare ulteriormente anche la pagina web.

 

Nel vedere la dedicazione che Ivana Lo Stimolo riserva alla New York Italian Women sembrerebbe quasi che sia questa la sua occupazione principale. Ma non è affatto così, in realtà il suo lavoro si svolge all’interno di una delle compagnie immobiliari più importanti di New York. Un lavoro senza dubbio affascinante, in una città che cambia giorno dopo giorno, ma anche molto impegnativo e stressante.

 

– È un lavoro che mi piace molto e che trovo simile a quello che svolgo con la New York Italian Women. Lì cerco di unire le persone, qui di trovare la connessione giusta tra una persona e una casa.

 

Sembra che i prezzi degli immobili a New York, per la prima volta in molti anni, stiano scendendo. Eppure tutti dicono che comprare una casa in questa città è un affare assicurato. È così?

– Dopo molti anni di crescita in questo momento il mercato sta vivendo una pausa che è piuttosto un assestamento. Senza dubbio per chi vuole comprare è un buon momento ma anche per chi volesse vendere perché è un mercato sempre in grande movimento. Ed è anche molto solido per la maniera come è strutturato. New York è l’unica città in cui esiste la modalità delle cooperative. In pratica non si diventa proprietari dell’appartamento ma azionisti dell’edificio. Questo significa che prima di acquistare un immobile bisogna superare il vaglio degli altri inquilini che verificano la solidità finanziaria dell’acquirente. Ciò annulla o quantomeno diminuisce notevolmente il rischio di un tracollo come invece accade in tutte le altre città degli Stati Uniti.

 

Per concludere, quali sono i prossimi appuntamenti per le New York Italian Women?

– Innanzi tutto festeggeremo insieme l’8 marzo con due importanti incontri, uno, il 2 marzo con la cantante Mafalda Minnozzi in un bar jazz. Sarà una serata di festa e quindi aperta a mariti e compagni. L’altro, proprio l’8 marzo, nella Scuola d’Italia G. Marconi dove riceveremo il Premio “Women of distinction”. Abbiamo in cantiere anche altre iniziative, ma per ora sono ancora top secret. Spero comunque che siano apprezzate dalle nostre associate.