Ministro Borrell: “Il Gruppo di Contatto esprimerà una sua valutazione sul Venezuela”

MADRID – Brexit e Venezuela, questi i due argomenti affrontati dal ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell, nel corso della conferenza stampa a seguito del consueto Consiglio dei Ministri. La possibilità di un Brexit senza accordo e il prolungarsi della crisi venezuelana sono temi di grosso interesse, in particolare ora che in Spagna si vive un clima di pre-campagna elettorale. “

– Il Gruppo di contatto – ha spiegato Borrell  – ha inviato a Caracas, a seguito della proposta spagnola presentata a Montevideo, una missione tecnica per valutare assieme agli attori implicati, però fondamentalmente con il Parlamento, i tempi, i processi, i requisiti per convocare elezioni presidenziali. Questo è l’obiettivo che rincorre l’Unione Europea. Questo gruppo, oggi – ha proseguito -, fornirà spiegazioni al Comitato Politico della Commissaria Federica Mogherini.  Esprimerà una propria valutazione della situazione e illustrerà le difficoltà nella realizzazione di elezioni presidenziali con sufficienti garanzie. Insisto una volta ancora: il Gruppo di Contatto poteva essere un’altra cosa.

Il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell, durante la conferenza stampa (Cortesia La Moncloa)

Il ministro ha anche spiegato che, tenendo conto del Diritto Internazionale, la Convenzione di Vienna e le norme che regolano le relazioni tra Paesi, occorre “affrontare in maniera alquanto creativa” la questione dello “status” di Antonio Ecarri, il rappresentante del Venezuela in Spagna designato dal presidente “ad interim”, Juan Guaidó.

Prima di occuparsi della “questione venezuelana”, il ministro Borrell, nel corso della conferenza stampa, aveva posto l’accento sui provvedimenti approvati in caso di un “Brexit duro”, cioè senza accordo. Il capo della diplomazia spagnola ha sottolineato che sono misure di carattere unilaterale, il cui obiettivo è soprattutto quello di salvaguardare gli interessi degli oltre 400mila cittadini inglesi in Spagna, ai quali sarebbe concesso il permesso di residenza.

– Sono comunque provvedimenti – ha tenuto a precisare il ministro – che saranno applicati solo ed esclusivamente in caso di un Brexit senza accordo.

In altre parole, riposeranno nel cassetto, nella speranza che non sia mai necessario tirarli fuori.

Redazione Madrid

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