Scontro sul governo tra Salvini e Berlusconi, ma c’è intesa su Orban

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini all'epoca della campagna elettorale per le elezioni del 4 marzo..
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini all'epoca della campagna elettorale per le elezioni del 4 marzo.. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Silvio Berlusconi e Matteo Salvini litigano sul governo ma trovano una momentanea unità sul caso di Viktor Orban e la sua permanenza nel Ppe. E’ nota l’amicizia personale tra il Cavaliere e il leader ungherese e la volontà di Berlusconi di svolgere un ruolo di mediatore tra Orban e il resto dei popolari.

Quanto a Salvini, che oggi definisce “una follia” l’eventuale espulsione dell’esponente del premier magiaro dal Ppe, punta a due obiettivi: da un lato attaccare i popolari post-dc, quindi auspicare che un eventuale exploit di Orban nel Ppe possa spostare il gruppo popolare più a destra, in modo da creare le condizioni per una futura alleanza con il suo polo sovranista. Intesa in Europa, ma tensione sul governo, uscito per ora indenne dallo scontro sulla Tav.

Un duello che potrebbe sfociare in un duro faccia a faccia nei prossimi giorni, quando la coalizione di centrodestra dovrà scegliere il candidato alle regionali del Piemonte. Un eventuale risultato risicato del candidato azzurro in Basilicata, il 24 marzo, potrebbe infatti spingere la Lega a rivendicare per un proprio uomo la sfida piemontese. Detto questo, Salvini sembra non credere più a un ritorno del centrodestra a Palazzo Chigi.

“Nessuna crisi di governo e nessuna nostalgia del passato”, aveva sottolineato appena venerdì scorso. E in quel passaggio – no a ogni “nostalgia del passato” – molti hanno letto l’indisponibilità di Salvini a tornare nella corte del Cavaliere. Che però non molla di un centimetro, anche oggi, il suo pressing nei confronti dell’avversario a Roma, ma alleato alle regionali. “Sono convinto – ammonisce l’ex premier – che prima o poi gli elettori di centrodestra chiederanno conto anche alla Lega degli errori e dei fallimenti di questo governo, mi auguro davvero che Salvini cambi strada al più presto”.

Monito che non sfiora minimamente il leader leghista che, al termine del Consiglio federale, rilancia il suo impegno nell’ambito di questo esecutivo. “Sono contento di quanto la Lega sta facendo per l’Italia e ha fatto in questi nove mesi di governo e sono convinto che continuerà a farlo per i prossimi anni”, rivendica convinto. Tanto da vedere la sua Lega protagonista non solo a Roma, ma anche a Bruxelles.

Le elezioni europee si avvicinano, mancano ormai poco più di due mesi, e la Lega pregusta già un grande successo. A metà aprile, annuncia l’apertura della campagna elettorale con un grande evento a Milano, con tutti i suoi alleati sovranisti europei, la cosiddetta “Lega delle Leghe”. “Abbiamo tutta la responsabilità – conclude Salvini raggiante – di essere la prima forza politica di questo Paese e dopo il 26 maggio la forza politica italiana di riferimento a livello continentale”.

(di Marcello Campo/ANSA)

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