Confindustria e sindacati, ora un patto per il lavoro

Operai al lavoro in una trivella. Occupazione
Operai al lavoro in una trivella.

ROMA. – I leader di Confindustria e dei sindacati torneranno ad un tavolo, mercoledì prossimo, per portare avanti il lavoro fatto con il “patto per la fabbrica”. Sarà il primo incontro con Maurizio Landini alla guida della Cgil: riprenderà le fila del lavoro fatto da Susanna Camusso con Annamaria Furlan per la Cisl, Carmelo Barbagallo per la Uil, ed il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Primissimi passi di un percorso che mercoledì sarà solo all’inizio.

E’ a marzo 2018 che è stato firmato il “Patto della Fabbrica” tra industriali e sindacati che ha rivisto e rilanciato il sistema di relazioni industriali per puntare, anche con lo strumento della contrattazione, alla crescita, al miglioramento della competitività con più produttività delle imprese e crescita dei salari, alla creazione di posti di lavoro qualificati.

L’appello a rimettersi intorno ad un tavolo per “passare dal patto della fabbrica ad un patto per il lavoro” lo ha lanciato lo scorso gennaio Vincenzo Boccia (era stata sua anche l’idea di lavorare al primo ‘Patto della fabbrica’) ed ha trovato terreno fertile nei sindacati dopo il lavoro già fatto insieme e con la spinta, oggi, anche delle simili difficoltà di clima nel confronto con il Governo M5s-Lega.

E probabilmente anche su questo tema non mancheranno le riflessioni a porte chiuse visto che l’appuntamento di mercoledì, alle 17:30, sarà subito dopo l’incontro del vicepremier Luigi Di Maio già fissato per la stessa giornata alle 15:30 con le parti sociali. Circa due mesi fa Vincenzo Boccia ha riaperto la strada del confronto rilevando i “molti punti condivisi”, per esempio su “infrastrutture, giovani, Europa”, per poi sottolineare: “Con questo sindacato vale la pena di continuare ad approfondire, di costruire un patto per il lavoro”: Confindustria e sindacati possono operatore avanti il lavoro già fatto insieme”.

Boccia, Landini, Furlan e Barbagallo si vedranno già domani, questa volta in un contesto pubblico, per confrontarsi sul ruolo delle parti sociali e rappresentanza in un convengo nell’ambito delle celebrazioni per i 60 anni del Cnel. Per i sindacati sabato, invece, l’appuntamento sarà in piazza, con una manifestazione a Roma, per lo sciopero generale unitario del settore delle costruzioni. Anche in questo caso non mancano i punti di contatto con le preoccupazioni dei costruttori su stop ai cantieri per le infrastrutture e crisi dell’edilizia.