Mattarella: “Autonomia tema di Governo e Parlamento”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Comunale di Belluno,durante il suo indirizzo di saluto,in occasione della cerimonia commemorativa dell’alluvione dell’ottobre 2018.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Comunale di Belluno,durante il suo indirizzo di saluto,in occasione della cerimonia commemorativa dell’alluvione dell’ottobre 2018. (foto di Francesco Ammendola, ufficio stampa Presidenza della Repubblica)

BELLUNO. – “Il Presidente della Regione e il Presidente della Provincia hanno evidenziato alcuni problemi. Vi sono problemi di cui si stanno occupando Governo e Parlamento, sui quali quindi non posso esprimermi”. Poche le parole, ‘a braccio’, con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha puntualizzato la propria posizione sul tema scottante dell’Autonomia differenziata per le Regioni, il Veneto in particolare.

L’occasione è stata la commemorazione, a Belluno, delle vittime e dei danni causati dalla tempesta “Vaia”, l’uragano che si scatenò sui monti bellunesi e dell’Altopiano di Asiago tra ottobre e novembre scorsi. Mattarella è giunto nel capoluogo dopo una breve visita al cimitero delle vittime del disastro del Vajont, a Fortogna di Longarone, dove ha incontrato superstiti e familiari.

Una cerimonia che il Capo dello Stato ha voluto incentrare sui temi dell’ambiente e dell’impegno per la ricostruzione sostenibile per il futuro delle montagne, quelle “Terre Alte” che ha additato a esempio per l’intera nazione. Una ricostruzione e un impegno ambientali che il presidente del Veneto, Luca Zaia, aveva però strettamente legato alla questione Autonomia, su cui ha sollecitato dal palco Mattarella: “Non consideriamo irrispettosa la partita dell’Autonomia – ha puntualizzato – perché si pone nell’alveo della Costituzione, e non è la secessione dei ricchi ma l’inizio di un percorso nuovo di questo Paese”.

Mattarella ha così voluto precisare la sua posizione sulla questione, mettendo peraltro sullo stesso piano i ruoli dell’esecutivo e delle Camere. Il ruolo decisivo delle Regioni è stato comunque rimarcato dal Capo dello Stato per quanto riguarda le politiche ambientali, della montagna in particolare, “nella direzione della effettiva affermazione – ha aggiunto – della eguaglianza tra cittadini della Repubblica” e “una sfida per il recupero pieno di aree abbandonate o sottoutilizzate, preziose per il processo di crescita dell’intero nostro Paese”.

Così è stata lodata la collaborazione nell’ambito di ‘Euregio senza confini’ di Veneto, Friuli Venezia Giulia, e del Land austriaco della Carinzia, assieme alla presidenza di turno di Eusalp da parte della Lombardia. Deciso ed esplicito il sostegno, invece, alla candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi del 2026 che, ha sottolineato, “hanno grande importanza, non solo per le due città protagoniste ma per tutta l’Italia. Assicuro tutto il sostegno e l’appoggio possibile”.

Sull’autonomia differenziata, per il sottosegretario Edoardo Rixi “il tema è capire qual è il giusto equilibrio, perché si continui a garantire una solidarietà a livello nazionale e l’unità del Paese, dando però la possibilità alle Regioni di poter correre. I principi di solidarietà e di equità a livello nazionale – ha aggiunto – soprattutto sulle prestazioni devono essere comunque garantiti. Ma se usiamo meglio le risorse è un vantaggio per tutti”.

Ancora critiche, invece, da parte della senatrice Cinquestelle Paola Nugnes, secondo cui è necessario “trovare il coraggio di affrontare una riflessione impopolare su un dispositivo costituzionale parecchio indefinito, estremamente complesso e foriero di molti pericoli”.

(di Andrea Buoso/ANSA)