Tancredi, surfista eroe nato in Usa ma ama l’Italia

I giovani Alfieri della Repubblica con il Presidente Mattarella. Tancredi
I giovani Alfieri della Repubblica con il Presidente Mattarella

ROMA. – “Sono molto fiero del premio che ho ricevuto dal Presidente Mattarella. Mi è piaciuto moltissimo il suo discorso dedicato alla solidarietà e a quello che possiamo fare noi ragazzi per aiutare chi ha bisogno. Sono sempre stato orgoglioso di essere italiano, oggi, anche ascoltando le storie dei miei compagni, ancora di più”.

E’ ancora emozionato e felice “l’Alfiere” Tancredi Mazzei, 12 anni, nato e cresciuto a Washington ma da mamma e papà livornesi doc, tra i 29 ragazzi premiati dal Capo dello Stato al Quirinale per il loro coraggio. Tancredi malgrado l’età giovanissima, è un appassionato del surf già da anni. L’estate scorsa, nel mare vicino Livorno, ha avuto il sangue freddo di salvare un bagnante in difficoltà, in mezzo ai cavalloni, facendolo aggrappare alla sua tavola, in modo da tornare a riva ambedue sani e salvi.

“E’ un ragazzo che non esterna molto i suoi sentimenti – racconta papà Leonardo che lo ha accompagnato al Quirinale – ma oggi era veramente colpito, emozionato e felice di questo premio. “Io lo dico sempre a papà – interviene Tancredi – che ci stiamo a fare ancora a Washington? Veniamo in Italia, a Livorno. Qui c’è tutto, il mare, gli amici, i nonni…”.

Con gli occhi ancora pieni di orgoglio, racconta di essere rimasto impressionato dalle storie degli altri ragazzi premiati. “Ero seduto accanto a Marcos, un ragazzo handicappato che però ha avuto il coraggio di volere una vita normale. Poi m’è piaciuto moltissimo conoscere i ragazzi o vittime del bullismo o che si battono perché nessuno soffra questo problema. Che bello anche conoscere Chiara Bordi, una ragazza che ha perso una gamba in un incidente stradale ma non ha avuto alcun problema a presentarsi a Miss Italia, perché ognuno deve essere felice e orgoglioso di essere quello che è, sempre”.

(di Marcello Campo/ANSA)