Alitalia: Ferrovie dello Stato da Delta per stretta, il piano slitta a Pasqua

Alitalia, hostess di passaggio, con la scritta Alitalia sul fondo.
Alitalia, hostess di passaggio

ROMA. – Ferrovie dello Stato cerca la stretta con Delta per chiudere il piano industriale per la nuova Alitalia. Per questo nei prossimi giorni, probabilmente prima del fine settimana, l’a.d. della società ferroviaria Gianfranco Battisti volerà ad Atlanta, negli Usa, per incontrare l’a.d. della compagnia americana Ed Bastian. Un incontro considerato strategico per la messa a punto del piano, che però a questo punto sembra destinato a slittare nuovamente: rispetto al termine finora indicato del 31 marzo, si punterebbe a chiudere entro Pasqua.

E’ da un mese che Fs ha avviato formalmente la trattativa con Delta ed EasyJet, ma fino ad ora gli incontri tra i partner si sono svolti a livello di staff e advisor. Questa volta la presenza al tavolo dei due capi azienda conferma come si sia arrivati alla fase più avanzata del negoziato. Tanto che non è escluso che all’appuntamento negli Usa segua un incontro con il vertice di EasyJet, con cui Ferrovie continua a lavorare, nonostante siano circolati dubbi sul ruolo della low cost inglese, che avrebbe avanzato una proposta poco gradita che comporterebbe una sorta di ‘spezzatino’.

Proprio a questo proposito alcuni media l’interesse di EasyJet si starebbe raffreddando e sarebbe “vicino a tirarsi fuori dal piano di salvataggio” di Alitalia. Quello che sembra sempre più certo, con il passare dei giorni, è che si arrivi ad un nuovo slittamento del piano industriale, atteso inizialmente per il 31 gennaio, termine poi spostato al 31 marzo.

E’ probabile che Fs, che resta impegnata su questa operazione ma con le condizioni indicate nell’offerta vincolante del 31 ottobre (avere una quota di sola partecipazione, non essere l’unica azienda italiane e che l’operazione non abbia impatto nel core business ferroviario), si prenda qualche settimana in più e presenti il piano entro Pasqua. L’unica scadenza finora vincolante è quella della fine di giugno per la restituzione dei 900 milioni (più interessi) del prestito ponte.

A valle degli ultimi incontri, Ferrovie presenterà una proposta definitiva ai commissari straordinari Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo, che erano attesi in audizione alla commissione Trasporti della Camera, ma la seduta è stata rinviata per dare modo ai commissari – secondo quanto si apprende – di presentarsi alle commissioni competenti con informazioni più aggiornate e puntuali.

Quello che sembra ormai definito è che Fs inietterebbe nella newco 300 milioni di euro (per un 30%), mentre il Mef non metterebbe più del 15%. Resta da capire quale sarà il ruolo dei partner: Delta era pronta ad entrare con il 40% complessivo insieme ad EasyJet, ma non è chiaro cosa accadrà se il dialogo con la low cost inglese si dovesse interrompere. Per questo continua la ricerca di interessati tra le partecipate pubbliche, con un occhio di attenzione a Poste Italiane, già coinvolta nel salvataggio del 2014.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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