Crolla una scuola abusiva, strage di bambini in Nigeria

La folla dei genitori intorno alle macerie della scuola crollata in Nigeria.
La folla dei genitori intorno alle macerie della scuola crollata in Nigeria. (ANSA)

IL CAIRO. – E’ venuto giù proprio di mattina, quando le aule di una scuola abusiva ricavata al terzo e ultimo piano di un edificio di Lagos dichiarato pericolante erano piene di scolari: ancora molte ore dopo il disastro, il bilancio è incerto ma dovrebbe superare le dieci vittime, almeno 20 i feriti. E l’indicazione che nel palazzo potessero esserci più di cento alunni fa temere una strage di bambini ancora più grave.

Il crollo è avvenuto verso le 10 nel quartiere Ita Faji di Lagos Island, una delle isole che forma la laguna della caotica metropoli nigeriana da circa 20 milioni di abitanti. La Protezione civile dello Stato di Lagos, secondo quanto riportato dai media, ha parlato di dieci morti. I bambini salvati, come riferito dal governatore dello Stato, Akinwunmi Ambode, sono almeno 25, anche se i media parlano di 40-50 salvataggi compiuti in un condizioni caotiche, con gente che per la gioia ha quasi strapazzato alcuni piccoli appena salvati e chiaramente sotto shock.

Con la stima di oltre cento scolari che viene formulata solo da testimoni e media, non é chiaro il numero degli intrappolati fra cui ci sarebbe un maestro che ha chiesto aiuto da sotto le macerie per i suoi circa 15 alunni. In serata venivano percepiti segni di vita ed é previsto che le operazioni di soccorso continuino durante la notte.

Non vi sono ipotesi accreditate sulle cause del crollo ma a dichiarare che la scuola fosse stata allestita abusivamente é stato il governatore Ambode. L’alto funzionario ha puntato il dito sul proprietario dell’edificio che, come altri nell’area, ha resistito a ordini di demolizione o quantomeno a esami di agibilità delle costruzioni della zona considerate pericolanti.

Lagos é la capitale ‘economica’ di un Paese, la Nigeria, che oltre ad essere il più popoloso d’Africa é anche teatro di crolli di edifici a causa della scarsa qualità dei materiali usati nell’edilizia e del mancato rispetto dei regolamenti: nel 2016 oltre cento persone erano morte nel crollo del tetto di una chiesa ad Uyo, nel sud del Paese. Come sottolineato di recente dal Fondo monetario internazionale, il paese – peraltro in pieno boom demografico e quindi con necessità di scuole – ha anche un grave deficit di infrastrutture pure in confronto ad altri paesi dell’Africa sub-sahariana e la “qualità percepita” delle opere é “bassa”.

(di Rodolfo Calò/ANSA)

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