Macron licenzia il prefetto e blinda gli Champ-Elysées

" gilet gialli devastano Parigi, sullo sfondo l'Arco di Trionfo.
I gilet gialli devastano Parigi. (ANSA)

PARIGI. – Bersagliato dalle accuse di “lassismo” per le violenze senza precedenti sugli Champs-Elysées, Emmanuel Macron corre ai ripari, silurando il prefetto responsabile di Parigi Michel Delpuech, sostituito in corsa dal collega Didier Lallement, e operando una nuova stretta sull’ordine pubblico, che si va ad aggiungere alla già annunciata legge ‘anti-casseurs’.

Da ora in poi, ha annunciato il premier Edouard Philippe al termine del vertice con il presidente e i ministri responsabili di Giustizia e Interni – Nicole Belloubet, Christophe Castaner e Laurent Nunez – le mobilitazioni delle casacche gialle saranno vietate nei quartieri più colpiti, “gli Champs-Elysées a Parigi, Place Pey-Berland a Bordeaux e Place du Capitole a Tolosa”, ma solo nel caso in cui “verremo a conoscenza di manifestanti ultras”.

Per il fedelissimo di Macron, si tratta “anzitutto di proteggere il diritto di manifestare”. “Non confondo i casseurs con la stragrande maggioranza dei gilet gialli che, tra l’altro, oggi non manifestano più”, ha puntualizzato tornando ad accusare coloro che partecipano a queste manifestazioni non dichiarate di rendersi “complici”. Tra le disposizioni annunciate anche multe più salate per chi prende parte alle proteste vietate e la promessa di nuovi equipaggiamenti agli agenti, tra cui droni e mezzi video.

A meno di tre mesi dalle elezioni Ue, con i sondaggi al fotofinish tra République En Marche e Rassemblement National di Marine Le Pen, il dossier gilet gialli-sicurezza diventa cruciale. La Federazione degli assicuratori (FFA) evoca danni per 170 milioni di euro dall’inizio delle proteste, il 17 novembre scorso. Stima che peraltro ancora non include i 91 negozi devastati o saccheggiati nel 18/o atto di sabato.

Il ministro della Cultura, Franck Riester, si è recato personalmente sui Campi Elisi per solidarizzare con gli edicolanti colpiti dalla furia incendiaria dei casseur e sul web un giornalista britannico, John Lichified, ha lanciato una colletta in loro sostegno. “Nessun commerciante o artigiano dovrà essere costretto a chiudere i battenti”, promette da parte sua il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, che ha ricevuto i rappresentanti di categoria per valutare l’impatto economico delle proteste e vagliare le misure in sostegno alle Pmi.

Poco prima che il prefetto di Parigi venisse silurato, il segretario di Stato agli Interni, Laurent Nunez, aveva bollato la giornata di sabato un “fallimento”. Su radio RTL, ha poi assicurato che i “10.000 individui” giunti a Parigi erano “tutti radicalizzati” e “tutti ultra”. Fonti di polizia citate da France Info parlano ormai apertamente di una grande maggioranza di “gilet gialli radicalizzati” fra le persone più violente fermate sabato: non seguono nessuna ideologia, più che danneggiare o distruggere preferiscono rubare e saccheggiare.

Sono stati i servizi centrali della gestione del territorio ad avvertire la settimana scorsa gli Interni dell’arrivo di queste frange ingovernabili in gran parte provenienti dalla provincia. Secondo Le Parisien, il direttore centrale per la sicurezza pubblica ha inoltre diramato una circolare ai commissariati della République affinché si rafforzi la protezione dei parlamentari, in particolare, le loro case e i loro uffici nei rispettivi distretti elettorali, già colpite negli ultimi mesi da scritte ostili e danneggiamenti.

(di Paolo Levi/ANSA)