Spagna: comunità, consoli e Comites a confronto

LAS PALMAS (Gran Canaria) – La necessità di porre la rete consolare, e quindi i Consolati Onorari, in condizione di operare adeguatamente, l’incremento della comunità residente con gli arrivi soprattutto di giovani, la crescita dei “traghettatori del web” e la diffidenza verso la modalità di voto degli italiani all’estero sono stati, in sintesi, le principali preoccupazioni espresse dagli esponenti della nostra Comunità nel corso dell’incontro promosso dall’Ambasciatore Stefano Sannino. Nell’elegante Palazzo sede del “Gabinete Literario”, curata fin nei minimi dettagli, la riunione ha permesso un vivace confronto tra comunità e parlamentari eletti all’estero. Forse ci si attendeva la presenza anche di rappresentanti della nuova emigrazione; dei giovani che sperano di costruire un futuro migliore in Spagna. Ma questo potrebbe essere argomento per un prossimo convegno “ad hoc”. Delusione per l’assenza del Sottosegretario agli esteri, Ricardo Merlo, che ha disertato l’incontro a causa d’impegni presi in precedenza.

In apertura il nostro Ambasciatore, Stefano Sannino, ha voluto sottolineare come, da qualche anno, le riunioni del coordinamento consolare non si realizzano nella capitale, com’era tradizione, ma nelle varie regioni della Spagna.

– Il Paese è grande – ha detto -. E’ questa vuole essere un’occasione per stabilire un contatto diretto con tutte le nostre collettività.

In questa occasione, erano presenti  il senatore di Forza Italia, Raffaele Fantetti, e i deputati Angela Schiró e Massimo Ungaro, del Partito Democratico; Elisa Siragusa, del Movimento 5 Stelle e Simone Billi, di Forza Italia. Non ha potuto partecipare, invece, la senatrice Laura Garavini che, dopo i lavori a porte chiuse con Comites, Consoli e i colleghi parlamentari, è ripartita “per importanti impegni di lavoro a Roma”.

Prima del dibattito, i parlamentari sono stati invitati dall’Ambasciatore Sannino ad esporre brevemente le proprie idee, progetti e proposte. Il  deputato del Pd, Massimo Ungaro, poneva l’accento sia sulla necessità di rafforzare la rete consolare, “affinché possa offrire servizi efficienti agli oltre 5 milioni di italiani residenti all’estero”; sia sull’opportunità di promuovere provvedimenti orientati a favorire il rientro in Italia, soprattutto dei giovani; e sia sulla necessità di rivedere l’architettura Europea.

Dal canto suo, il senatore Fantetti faceva notare come, negli ultimi 10 anni, si stia assistendo ad una nuova “esplosione del fenomeno migratorio italiano” che ha messo la rete consolare in sofferenza.

– Questa – ha detto convinto – richiede di finanziamenti.

Poi, rivolgendosi soprattutto ai colleghi presenti, li ha invitati a “fare lobby, ad essere uniti al di là delle differenze politiche” per lavorare assieme a favore di chi è all’estero.

La deputata Elisa Siracusa, del Movimento 5 Stelle e da pochissimi anni residente all’estero, ha coinciso con il senatore Fantetti sull’importanza di “fare squadra” in Parlamento e ha definito la nostra comunità all’estero “eterogenea e complessa”.

Il deputato Simone Billi ha lamentato i tentativi di ridurre ulteriormente la rappresentanza in Parlamento degli italiani all’estero. Ha affermato che 18 parlamentari sono assai pochi per rappresentare tutta la complessa galassia dell’emigrazione italiana. E, alla stregua della collega Siracusa, concordava con il Senatore Fantetti sulla necessità di “far squadra, ora che la campagna elettorale è stata lasciata alle spalle”.

Dopo gli interventi dei deputati, moderato dal nostro Ambasciatore Sannino, è iniziato il dibattito con la comunità. Si è parlato di “immigrazione” e “mobilità” e della necessità di mettere i Consolati Onorari in condizione di elargire il migliore dei servizi. Su questo argomento il senatore Fantetti è stato molto chiaro nell’affermare che “in Italia si emigra ancora”.

– E’ vero che non si va più per il mondo con la valigia di cartone – ha detto – ma lo è anche che lasciare il proprio paese è sempre difficile. L’emigrazione è oggi una realtà che tocca il 10 per cento della popolazione italiana .

Altro argomento affrontato è stato quello della riduzione dei fondi stanziati per gli italiani all’estero, un taglio che, come ha spiegato il deputato Ungaro, colpisce severamente il funzionamento della rete consolare, degli organi di rappresentanza e la diffusione della nostra cultura.

Non è mancato chi ha lamentato l’assenza dello Stato e ha reclamato una maggiore attenzione e chi ha espresso preoccupazione per la crescita dei “traghettatori del web”. In altre parole, per l’incremento del numero di chi lucra attraverso la rete, alimentando false speranze nei giovani italiani, spingendoli a recarsi in Spagna per poi abbandonarli al proprio destino.

E, infine, c’è stato anche chi ha espresso, specialmente in occasione delle prossime elezioni europee, dubbi, perplessità e diffidenza sulla modalità del voto. A questo punto, l’Ambasciatore Sannino è intervenuto per chiarire che per il voto europeo saranno allestiti seggi in Spagna. Quindi, a differenza delle elezioni politiche italiane, i connazionali non saranno chiamati a votare per corrispondenza. Il Deputato Ungaro, poi, ha commentato che nelle Europee sarà possibile votare anche per i candidati locali. Nel nostro caso, quelli spagnoli. Anzi, farlo sarebbe una dimostrazione di vera integrazione nel tessuto sociale del paese. Per quel che riguarda, invece, lo spettro dei brogli nelle elezioni politiche italiane, è stato il deputato Billi a intervenire.

– Si sta analizzando come migliorare il sistema di voto – ha detto non senza una riflessione che denota preoccupazione ma anche una valutazione che non tutti i presenti in sala hanno condiviso:

– All’estero i giovani non votano e l’applicazione del voto elettronico  rischia di allontanare le vecchie generazioni, quelle che sì votano, e che non hanno dimestichezza con il web. Comunque – ha aggiunto – il sistema di voto va rivisto e riformato.

Una valutazione, è stato il commento raccolto, che sminuisce l’interesse dei giovani verso l’attualità politica italiana e, soprattutto, sottovaluta la familiarità delle vecchie generazioni con la nuova tecnologia.

Nell’incontro tra connazionali e parlamentari non sono mancate espressioni di apprezzamento nei confronti del Console Onorario della Gran Canaria, José Carlos De Blasio che è stato accolto con uno scroscio di applausi, una vera e propria “standing ovation” durata vari minuti. Invitato dall’Ambasciatore Sannino a prendere la parola, il Console Onorario, senza poter nascondere una profonda emozione per l’inattesa manifestazione di affetto, si è limitato con molta umiltà a dire:

– Non lo merito…

In serata, l’Ambasciatore Sannino ha offerto un elegante cocktail al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti del Comites, esponenti della comunità e i consoli, anche autorità politiche locali.

Redazione Madrid

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