Tokyo 2020: corruzione, presidente Comitato olimpico lascia

(ANSA) – TOKYO, 19 MAR – Il presidente del Comitato olimpico giapponese (Joc), Tsunekazu Takeda, conferma che lascerà il proprio incarico alla fine del mandato, a giugno, “per difendersi dalle accuse di corruzione e dimostrare l’innocenza”. La decisione è stata resa pubblica in coincidenza del Comitato esecutivo, che si svolgerà nel pomeriggio a Tokyo. Il massimo dirigente sportivo del Comitato olimpico giapponese, è indagato dalla magistratura francese con l’accusa di ‘aver comprato’ i voti per ottenere l’assegnazione dei giochi olimpici 2020. Al vaglio degli inquirenti le transazioni eseguite nel 2013 dal Comitato olimpico giapponese, pari a 2 milioni di dollari, a favore della società di Singapore, Black Tidings, gestita dal figlio di un ex membro del Comitato olimpico internazionale e presidente della Federazione di atletica, Lamine Diack, già arrestato per corruzione. Takeda – che è membro del Joc dal 1987 e presidente del Comitato nipponico dal 2001 – ha sempre sostenuto che il pagamento è stato effettuato per regolari servizi.