Di Maio attacca la Lega: “In Basilicata non è cambiamento”

Di Maio si mostra soddisfatto.
Il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa sull'Ilva, Roma, 18 giugno 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI

MELFI (POTENZA). – “La Lega qui in Basilicata non è il cambiamento. Anzi, è il ritorno al passato”. Luigi Di Maio, nella sua seconda e ultima giornata di campagna elettorale, attacca duramente il suo alleato di governo, ricordando che il voto di domenica sarà “un referendum tra la vecchia politica e la nuova e buona politica, rappresentata dal Movimento”.

Il capo politico dei Cinque Stelle, accompagnato dal candidato presidente della Regione Antonio Mattia, crede che i lucani domenica “diranno la parola fine con chi ha usato la sanità regionale come bancomat per la loro politica”. In particolare, il leader pentastellato in ogni intervento, da Pisticci a Potenza, sino a Melfi, attacca l’amministrazione uscente di centrosinistra. E la lista della Lega che, denuncia Di Maio, ha ospitato “molti uomini di Pittella, leader di quel sistema di potere che ha rovinato la Regione”.

Di Maio prende le distanze dall’alleato di governo anche sul fronte dell’antifascismo. A Melfi, qualche giorno fa, una candidata leghista al Consiglio Regionale, Gerarda Russo, mentre subiva una contestazione, aveva rivendicato di essere fascista. E oggi, proprio a Melfi, Di Maio prende radicalmente le distanze dalle sue parole. Prima di salutare i tantissimi simpatizzanti in una sala consiliare gremita, con decine di persone rimaste fuori sotto la pioggia, Di Maio ribadisce la natura orgogliosamente antifascista del movimento.

“Noi crediamo fermamente e orgogliosamente nella Costituzione che è antifascista”, chiosa determinato. Un netto distinguo anche sul fronte della tutela della famiglia tradizionale, tema al centro del Congresso di Verona di venerdì, al quale parteciperà anche Matteo Salvini. “Nessun esponente del Movimento Cinque Stelle – ripete come un mantra da giorni Di Maio – parteciperà mai a un convegno di chi crede che il posto delle donne sia stare a casa e che arriva persino a essere negazionista sulla tragedia del femminicidio”.

Insomma, ogni volta che si avvicina un voto amministrativo, è inevitabile che i due alleati si diano la caccia per recuperare consensi. Anche qui in Basilicata, come già accaduto nelle precedenti regionali, i Cinque Stelle si presentano da soli. E conseguentemente cercano di esaltare le differenze con il Pd e il centrodestra, i cui leader, divisi a Roma, si presenteranno uniti giovedì in una conferenza stampa a Potenza.

(dell’inviato Marcello Campo/ANSA)