AAA medici cercasi, il Molise apre ai pensionati

Due medici camminano davanti al posto di accettazione di un ospedale.
Due medici camminano davanti al posto di accettazione di un ospedale.

CAMPOBASSO. – Per i medici il Molise non esiste. Nell’Italia che va alla ricerca disperata di un lavoro, accade che nella più giovane regione della penisola, con poco più di 300 mila anime, dove molti giovani sono costretti a varcare i confini in cerca di un lavoro, in tanti rinunciano a partecipare ai concorsi banditi dall’Azienda sanitaria regionale (Asrem) e altri dicono ‘no’ dopo essere risultati vincitori su posti a tempo indeterminato. E quindi si chiede ai pensionati di tornare al lavoro.

Ultimo caso, quello che riguarda il concorso per due posti di dirigente medico, e zero partecipanti, nella disciplina di Pediatria. Una condizione che assume i connotati della criticità tanto che l’Asrem è stata costretta a chiedere al Commissario alla sanità, Angelo Giustini, l’autorizzazione ad avviare le procedure per incarichi libero-professionali a medici in pensione.

Il provvedimento, che ha ricevuto il via libera dalla struttura commissariale, segue la nota trasmessa ai vertici aziendali dal direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, nella quale viene evidenziata la “gravissima criticità di personale medico in dotazione”, accanto a “grosse difficoltà a garantire una corretta turnazione”.

“In Molise accade quello che si registra anche in altre parti d’Italia – spiega all’ANSA il direttore sanitario dell’Asrem, Antonio Lucchetti – ma visti i numeri ridotti della regione, la situazione diventa sempre più grave”. Il vertice sanitario dell’Azienda sottolinea anche un altro aspetto relativo “ad un mercato caratterizzato da una domanda elevatissima e dalla carenza degli organici evidenziata anche dall’Ordine professionale e dai sindacati”.

In Molise, però, “se non si è radicati, se non si ha con famiglia, affetti, interessi, chi ha la possibilità di lavorare da altre parti sceglie questa strada”. “Bandiremo nuovi concorsi nella speranza di avere nuove unità – aggiunge – ma i numeri al momento dicono questo: su 13 posti per dirigente medico del Pronto soccorso si sono presentati solo 3 candidati, per Ortopedia 2 su 4, Ostetricia e Ginecologia 2 su 5 e per Neonatologia non si è presentato nessuno. È una carenza – conclude – che sta mettendo in crisi i vari servizi”.

“Auspico che si coprano le turnazioni nei servizi in condizioni critiche – commenta il presidente della Regione, Donato Toma – e che il settore pubblico sia attrattivo rispetto alle possibilità offerte dalle strutture private. Intanto – prosegue – inizino gli investimenti in edilizia sanitaria: attendiamo il Dca che sblocchi l’investimento di 100 milioni di euro già previsto a livello ministeriale, la Regione è pronta da tempo con il cofinanziamento. L’intervento regionale ha dei termini di spesa ben precisi”.

(di Lino Venditti/ANSA)

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