Oltre 700mila imprese di immigrati, primi i cinesi

Un bar gestito da imprenditori cinesi.
Un bar gestito da imprenditori cinesi.

VENEZIA. – Gli imprenditori immigrati in Italia superano per la prima volta quota 700mila. E in testa si assiste al sorpasso dei cittadini cinesi sui marocchini ed i romeni. Lo rileva uno studio della Fondazione Leone Moressa di Mestre, su dati Infocamere. Il dato è aggiornato al 31 dicembre 2018, e tiene conto delle dinamiche dell’ultimo anno e della progressione nell’ultimo decennio.

Gli imprenditori nati all’estero a fine 2018 erano, precisamente, 708.949, con un’incidenza del 9,4% sul totale del sistema Paese. Negli ultimi dieci anni, secondo la Fondazione Moressa, appare evidente la differenza tra i titolari d’impresa nati in Italia (-10,5%) e quelli nati all’estero (+41,0%), tendenza che si conferma, anche se meno marcatamente, nell’ultimo anno: -0,1% per gli italiani, +2,6% per gli stranieri. Tra le novità anche il fatto che per la prima volta la Cina diventa il primo paese di provenienza degli imprenditori immigrati (73.795), superando il Marocco (72.630). Al terzo posto la Romania, con poco meno di 70mila unità.

Il comparto in cui la componente straniera ha il peso maggiore è l’edilizia, con il 15,0%; seguono commercio (13,1%) e ristorazione (11,7%). Tra gli imprenditori cinesi, circa un terzo, opera nel commercio (34,3%), poi nella manifattura (26,8%) e nella ristorazione (22,6%). Molto marcata la concentrazione dei marocchini nel commercio, che incide per questa nazionalità per il 67,6%. I titolari d’impresa della Romania sono specializzati invece nelle costruzioni (53,4%), così come quelli dell’Albania (63,0%). I cittadini originari del Bangladesh, infine, hanno una forte specializzazione nel commercio (66,5%).

A livello territoriale è la Lombardia la regione con più imprese guidate da stranieri, oltre 150 mila; la componente immigrata rappresenta l’11,3% del totale delle imprese. Segue il Lazio, (85 mila) con l’incidenza che, però, è più alta toccando del resto del sistema Paese con il 12,7%. Tra le grandi città dove le imprese hanno forte componente straniera vi sono Milano, Roma, Torino e Napoli. Il record appartiene però a Prato, patria del tessile a firma cinese, con un’incidenza del 23%. A due cifre percentuali (14%) ci sono Trieste, Milano, Imperia, Roma e Firenze, confermando un trend di una maggiore incidenza di imprenditori immigrati nel Centro-Nord.