Salvini in Basilicata vede la vittoria pensando alle europee

In una foto d'archivio Matteo Salvini durante una visita a Matera.
In una foto d'archivio Matteo Salvini durante una visita a Matera.

POTENZA. – Matteo Salvini in Basilicata vede la possibilità di conquistare una Regione del sud, proiettandosi con ottimismo già verso le prossime europee. “Domenica se vinciamo qui non diamo un segnale all’Italia, ma all’Europa. Se si vince qui la prossima battaglia è cambiare l’Europa che ha rotto le palle”, ripete tra gli applausi, davanti una piazza gremita a Tolve, nel potentino.

Archiviato il voto del Senato sulla Diciotti, lontano dalle polemiche della politica romana, il leader della Lega incontra tanti lucani, da Muro Lucano a Tolve, rivendicando i risultati del governo, parlando di infrastrutture, quota 100, diritto alla pensione e maggiore sicurezza. Salvini incassa anche gli applausi convinti degli operai della zona industriale di Tito Scalo, un distretto a pochi chilometri da Potenza.

In particolare, riceve un bagno di folla tra gli operai di Patrone e Mongiello, un azienda dell’indotto auto, in fila per un’ora per un selfie o una stretta di mano. Si presenta in fabbrica indossando una felpa con il logo dell’azienda e ai lavoratori, tra gli applausi, assicura il suo impegno a favore delle infrastrutture, contro quel centrosinistra che, a suo giudizio “ha messo la Basilicata in ginocchio”.

Dalla Basilicata, il ministro dell’Interno sostanzialmente ignora le critiche che altri leader gli hanno rivolto nei giorni scorsi. Al capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, che giorni fa disse che in Basilicata “la Lega non è il cambiamento”, replica che “domenica saranno i cittadini lucani a deciderlo”.

“Il nostro obiettivo è far finire la stirpe dei Pittella”. Anche l’ex premier Paolo Gentiloni si era lamentato del fatto che mai nessun ministro dell’Interno è mai stato così poco nel suo ufficio, preferendo fare campagna elettorale. “Abbiamo avuto decine di ministri che stavano in ufficio, mangiavano in ufficio, rubavano in ufficio. Io parlo con i prefetti con i cellulari e giro il Paese per risolvere i suoi problemi”, replica Salvini.

In Basilicata anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, qui alleata alla Lega rilancia la coalizione. “Se il centrodestra crescerà – assicura – allora un altro governo e possibile”. In serata un’ultima polemica agita il voto lucano a tre giorni dalle apertura dei seggi: il Presidente della Commissione Antimafia, il pentastellato Nicola Morra, rende noto che nelle liste in lizza ci sono ben 5 “impresentabili”. Tra loro esponenti di centrodestra e di centrosinistra. Una tegola sul voto, tenuto conto che comunque vada, domenica, in Basilicata sarà eletto un uomo nuovo per la politica regionale.

(Dell’inviato Marcello Campo/ANSA)