Basilicata domenica al voto, oltre 573mila elettori

Il palazzo sede della Regione Basilicata.
Il palazzo sede della Regione Basilicata.

POTENZA. – Sono 573.970 gli elettori che il 24 marzo voteranno in Basilicata – in 681 sezioni, dalle ore 7 alle 23 – per eleggere il presidente della Regione e i 20 componenti del consiglio regionale (13 in provincia di Potenza e sette in quella di Matera). Rispetto al totale degli elettori, le donne sono 291.938, gli uomini 282.032. In provincia di Potenza, gli elettori sono 397.105 (202.010 donne e 195.095 uomini) e voteranno in 452 sezioni.

Nel capoluogo di provincia, gli elettori sono 57.828 (30.312 donne e 27.516 uomini; le sezioni sono 77). In provincia di Matera, gli elettori sono 176.865 (89.928 donne e 86.937 uomini) e voteranno in 229 sezioni. Nel capoluogo di provincia, in 62 sezioni sono iscritti 50.306 elettori (25.857 donne e 24.449 uomini). Il comune della provincia di Potenza dove vi sono meno elettori è San Paolo Albanese (310: 174 donne e 136 uomini); in provincia di Matera il comune con meno elettori è Cirigliano (387: 213 donne e 174 uomini).

Le urne resteranno aperte dalle ore 7 alle 23; lo spoglio inizierà subito dopo. La legge elettorale è stata riformata lo scorso agosto e prevede una serie di novità: dai meccanismi della parità di genere, con la doppia preferenza e le quote rosa nelle liste, all’abolizione del listino e del voto disgiunto.

Sono quattro i candidati presidente: Carlo Trerotola, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da 7 liste; Vito Bardi, per la coalizione di centrodestra con 5 liste; Antonio Mattia, unica lista a sostegno, quella del Movimento 5 stelle e Valerio Tramutoli, singola lista ‘Basilicata possibile’.

Per esprimere il proprio voto, l’elettore dovrà presentarsi al seggio con il documento e la tessera elettorale. L’elettore può esprimere il suo voto: o facendo un segno sul nome di un candidato presidente: in questo caso il voto non si trasmette a nessuna lista; oppure facendo un segno sul nome di una delle liste: in questo caso, il voto viene trasferito al candidato presidente che quella lista sostiene.

È vietato il voto disgiunto: non si può quindi votare un candidato presidente e una lista che sostiene un candidato diverso. L’elettore poi può indicare fino a due preferenze negli spazi previsti accanto alla lista scelta, indicando il cognome del candidato consigliere della lista scelta a cui si vuole dare la propria preferenza. In caso di doppia preferenza, devono essere relative a due candidati consigliere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Come per tutte le elezioni regionali, non è previsto ballottaggio: quindi sarà eletto il candidato presidente che riceve più voti. Il presidente eletto sarà anche consigliere, il 21. E sarà automaticamente eletto consigliere anche il secondo candidato presidente più votato.

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