Madrid: incontro con Don Ciotti, una vita in lotta contro la mafia

MADRID – Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, Jesús Palomo Martínez, vicepresidente della “Fundación para la Investigación Aplicada en Delincuencia y Seguridad”, y Jesús Bastante, caporedattore di “Religión Digital” e collaboratore di “eldiario.es”, saranno i protagonisti del dibattito che avrà per tema centrale le problematiche inerenti al mondo dell’emigrazione, della droga, della povertà e le politiche sociali d’inclusione. L’appuntamento è stato fissato per il 5 aprile, alle 18:30 presso la “Biblioteca Pública Municipal Eugenio Trías” (Parque del Retiro).

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Italia-Altrove. Questa è un’associazione culturale nata a Madrid nel 2017, forte dell’esperienza della sua presidente, Erika Bezzo, che è stata protagonista della fondazione di Italia Altrove in Germania. Da allora l’associazione si dedica a promuovere la cultura italiana contemporanea e mantenere il contatto con le tendenze che si sviluppano nell’Italia di oggi. Ad esempio, molto successo hanno ottenuto il suo Club di Lettura, che si riunisce una volta al mese per commentare le novità editoriali.

L’incontro è un’importante occasione per conoscere le attività di Don luigi Ciotti e del Gruppo Abele che fondò nel 1965. L’Onlus lavora per dare “voce a chi non ha voce”. Oggi è articolato in circa 40 attività fra le qualisi trovano alcune comunità per problemi di tossicodipendenza, spazi di ascolto e orientamento, progetti di aiuto alle vittime di tratta e ai migranti. La crescita del “Gruppo Abele” lo ha portato anche ad animare progetti di cooperazioni in Africa. Il “Gruppo Abele” è stato esempio per la nascita di altre Onlus di carattere sociale.

Luigi Ciotti, nato a Pieve di Cadore nel 1945, ordinato sacerdote nel 1972 è stato sempre vicino alle frange sociali più deboli: tossicodipendenti, malati di HIV, immigrati e persone a rischio di esclusione sociale. Negli anni 90, il suo raggio di azione è andato via, via ampliandosi fino alla lotta alla mafia, impulsando la creazione del mensile “Narcomafie” e, nel 1995, creando Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Grazie ad una raccolta di firme da lui promossa per chiedere l’uso sociale dei beni sequestrati alle organizzazioni mafiose, fu approvata una Legge che ha reso possibile che tanti immobili sequestrati alla criminalità organizzata siano destinati a uso di carattere sociale

Nel 2019 don Ciotti affronta un tema attuale e sulla bocca di tutti pubblicando: “Lettera a un razzista del terzo millennio” – una lettera su immigrazione, accoglienza e razzismo.

Redazione Madrid

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