Il Giappone entra nell’era imperiale ‘dell’armonia’

Il Giappone entra nell'era imperiale 'dell'armonia'
Il Giappone entra nell'era imperiale 'dell'armonia'

TOKYO. – Si chiamerà ‘Reiwa’ la nuova era del Giappone, e avrà inizio il primo maggio, data dell’ascensione al trono del nuovo imperatore Naruhito. Per la prima volta in 1.300 anni di storia, il periodo che di norma è associato al regno del sovrano deriverà dalla letteratura classica del Paese del Sol Levante, non da quella cinese.

Al termine di un’ampia consultazione tra accademici ed intellettuali, professori di storia dell’Asia orientale e rappresentanti della politica, incluso un premio Nobel, il premier Shinzo Abe ha dato il benestare per l’adozione dei due caratteri ideografici ‘rei’ e ‘wa’ – rispettivamente buon auspicio e armonia – che a suo giudizio estrinsecano al meglio il concetto della cultura giapponese, fondata sulla consonanza degli individui e l’intesa per il bene della coesione sociale.

Nella conferenza stampa che ha seguito l’annuncio, con l’intero schieramento dei principali network nipponici in diretta tv e le piazze gremite di cittadini in festa, il premier conservatore ha spiegato che la selezione dell’era numero 248, o ‘gengo’, discende dalla citazione di un’antologia di poemi Manyoshu, ricchi di 1.200 anni di storia e simboli della lunga tradizione culturale del Paese. Prima del termine ‘Reiwa’, dall’anno 645 in poi tutti i nomi erano identificabili ai classici della letteratura cinese.

“Malgrado i cambiamenti generazionali in atto, i valori del Giappone non saranno mai a rischio di estinzione”, ha detto Abe, citando l’importanza della tutela dell’eredità culturale e il passaggio dei valori alle future generazioni. Secondo alcuni osservatori, tuttavia, la scelta del capo dell’esecutivo riflette l’inclinazione nazionalista del governo, un segnale esplicito che manifesta il desiderio di cambiamento rispetto al passato.

I nomi delle ere in Giappone sono generalmente annunciati in coincidenza dell’ascensione al trono del nuovo monarca, ma con il processo di abdicazione dell’attuale imperatore Akihito ancora in corso – la prima in 200 anni di storia – il governo ha deciso di anticipare di un mese il processo per consentire alle aziende e ai cittadini di organizzarsi in tempo prima della cerimonia.

Malgrado si usi prevalentemente il calendario gregoriano vigente nella maggior parte delle nazioni occidentali, in Giappone il significato delle ere ricopre un significato denso di simbolismi nell’immaginario collettivo, e il suo utilizzo rimane ancora oggi associato a documenti personali e pratiche contrattuali.

L’era corrente ha preso il nome di ‘Heisei’ (pace ovunque) e ha avuto inizio nel gennaio 1989, la data di insediamento di Akihito, il giorno successivo alla morte del padre Hirohito. La prima era di cui si è a conoscenza prese il nome di ‘Jianyuan’ e fu adottata dall’imperatore cinese Wu della dinastia Han, nel secondo secolo prima di Cristo. Attualmente il Giappone è l’unico Paese al mondo a usare la tradizione delle ere.

(di Alessandro Libri/ANSA)

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