Pelè di nuovo in ospedale. La stampa in Brasile: “Non è grave”

Pelè incontra Mbappé a Parigi.
Pelè incontra Mbappé a Parigi. Poi un malore e il ricovero in clinica.

PARIGI. – Il Brasile tira un sospiro di sollievo, Pelé è “raffreddato da morire” e la notte scorsa a Parigi ha avuto un malore, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. I notiziari dei principali media del paese hanno rassicurato un popolo per il quale O Rei è ancora tale, nonostante gli acciacchi del 78enne ex fuoriclasse facciano sempre più spesso notizia.

Il mondo se ne accorse nel 2016 quando Pelè, che doveva essere l’ultimo tedoforo nella cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Rio diede forfait perché, per i problemi all’anca, avrebbe dovuto fare uso di una stampella e non volle farsi vedere in mondovisione in quelle condizioni. Non si era fatto problemi, invece, in occasione dei sorteggio dei gironi dei Mondiali di Russia 2018, dove si era presentato in sedia a rotelle per i postumi di un’operazione all’anca.

Pelè era a Parigi per motivi di sponsor e per presenziare all’incontro con il suo erede Kylian Mbappé (“è vero, mi somiglia, peccato che non abbia giocato nel Santos”, ha detto descrivendo il francese dal punto di vista calcistico) che avrebbe dovuto svolgersi nel novembre dell’anno scorso e che poi era stato rinviato per le non buone condizioni di salute di O Rei.

Mbappé ha molto gradito la compagnia del tricampione del mondo brasiliano e ha sottolineato che “il re resta sempre il re”, come dire che ‘la Perla Nera’ non può essere paragonato ad altri. La replica, accolta da Mbappé con un largo sorriso era stata che “prima o poi meriterà di vincere il Pallone d’Oro” (in molti, in Francia, glielo avrebbero già assegnato per il 2018).

“Il calcio mi ha permesso di realizzare i miei sogni – aveva poi commentato Mbappé -. incontrare Pelè era uno di questi, perché lui è una leggenda: ho sempre ammirato la sua eleganza nel gioco, per me è sempre stato fonte d’ispirazione”. Poi a Pelè era stato chiesto se avesse dei consigli da dare al ragazzo del Psg: “credo sia già pronto – erano state le parole di O Rei – perché, come diceva mio padre, giocare così bene è un dono di Dio. Ma se uno non si prepara bene fisicamente, allora non riuscirà a mostrare questo dono. E’ questo che fa durare a lungo”.

L’ultima domanda era stata per Mbappé: riuscirà in carriera a segnare 1.235 gol come il suo idolo? “Solo se conterete anche quelli fatti in allenamento e alla Playstation”, era stata la risposta che aveva suscitato le risate di tutti i presenti.

Poi, tornato in albergo, Pelé si era sentito male, con problemi di respirazione, spasmi e febbre alta, e i suoi assistenti hanno preferito accompagnarlo in ospedale per un breve ricovero e i controlli del caso. Successivamente, dopo che la notizia si era sparsa, è stato precisato che le sue condizioni non erano gravi. Così il Brasile intero si è sentito immediatamente risollevato: il Re è ancora sul trono.