Pace sui dazi a un passo, verso il summit Trump e Xi

Il Presidente Donald Trump parla durante l'incontro bilaterale con il President Xi Jinping.
Il Presidente Donald Trump parla durante l'incontro bilaterale con il Presidente Xi Jinping in occasione del G20 in Argentina. (ANSA/AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)

NEW YORK. – La pace sui dazi fra Stati Uniti e Cina è a un passo. Mentre a Washington si continua a trattare, sembrerebbe ormai quasi tutto pronto per un faccia a faccia fra Donald Trump e il presidente Xi Jinping: un summit per la messa a punto degli ultimi dettagli e la firma definitiva di un’intesa che metta fine alla guerra commerciale fra le due superpotenze. Wall Street si mostra scettica: le voci di un accordo a portata di mano si rincorrono da mesi senza mai però una vera e propria svolta. I listini americani si muovono quindi cauti in attesa di una ufficializzazione, nella consapevolezza dell’imprevedibilità di Trump.

Proprio il presidente, a sorpresa, oggi ha aperto un nuovo fronte di scontro con il Messico, minacciando dazi sulle auto che arrivano negli Stati Uniti se il Paese non agirà per rafforzare la sicurezza la confine. Al Messico viene concesso un anno di tempo: se non agirà scatteranno i dazi e poi, eventualmente, una chiusura del confine. “Se il Messico non ci aiuterà non c’è problema, imporremo dazi sulle loro auto. Se questo non funziona, chiuderemo il confine. Lo farò, non sto scherzando”, ha ammonito il presidente americano.

Ma l’attenzione è tutta su una possibile intesa con la Cina, senza la quale aumentano i rischi per l’economia mondiale. Anche se un accordo fra Washington e Pechino non è ancora finalizzato, le trattative “procedono bene”, ha assicurato Trump, che ha ricevuto alla Casa Bianca il vice premier cinese Liu He. Certo è che ci vorrà ancora del tempo, probabilmente settimane prima di risolvere le questioni restanti.

I nodi sul tavolo riguarderebbero le modalità di attuazione e di rispetto dell’accordo. Pechino chiede – secondo indiscrezioni – la rimozione degli attuali dazi americani sui prodotti cinesi. Washington invece preme per un meccanismo stringente di attuazione dell’intesa che le consenta di assicurarsi il rispetto dei termini fissati da parte della Cina. Le delegazioni sono anche al lavoro sull’organizzazione dell’incontro fra Trump e Xi per sancire la pace commerciale.

La Casa Bianca preme per un summit a Mar-a-Lago, ma Pechino vuole una visita ufficiale a Washington oppure un incontro in un Paese terzo. Un faccia a faccia si avrà comunque se e solo se un accordo sarà raggiunto al 100%, al fine di evitare il ripetersi di quanto è avvenuto in Vietnam fra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong un. Scenario che Pechino vuole assolutamente evitare.