“Forza Inter”, Icardi è tornato e corre per la Champions

Mauro Icardi festeggia il gol contro il Genoa.
Mauro Icardi festeggia il gol contro il Genoa. ANSA/SIMONE ARVEDA

MILANO. – Un palo, un assist proprio a Perisic e un rigore, dal peso specifico importantissimo, realizzato senza incertezze: Mauro Icardi può festeggiare un ritorno in campo in grande stile, soprattutto in termini di prestazione. E nella notte, quando è da poco finita la partita, esulta sui social postando alcune foto della sfida contro il Genoa, tra cui quella dell’abbraccio con Perisic e Nainggoolan, e scrive: ”Forza Inter!”.

A quasi due mesi dalla decisione clamorosa di togliergli la fascia, dopo settimane di terapie e mediazioni, Icardi torna a macinare record: raggiunta la doppia cifra di reti per il quinto campionato consecutivo ed è ottavo nella classifica capo cannonieri dell’Inter a 123 gol come Bobo Vieri. Ora i nerazzurri possono tornare a fare affidamento sul bomber argentino, il cui contributo è decisivo nella volata Champions.

Uniti e compatti, come al Ferraris, almeno finché si indossano maglia e scarpini. Perché è difficile ipotizzare che sia stata ritrovata la totale armonia anche fuori dal campo. Il confronto tra Icardi e i compagni di squadra pare non ci sia stato e lo lascia chiaramente intendere anche Luciano Spalletti che, nonostante l’aria positiva del poker rifilato al Genoa, si toglie qualche sassolino dalle scarpe: ”La squadra ha messo l’Inter davanti a tutto. C’era da fare tutti un passo, io l’ho fatto e mi aspettavo lo stesso da tutti, ma qualche cosina è mancata. Poi c’è da mettere davanti il bene dell’Inter, magari non abbiamo la totalità del soggetto ma almeno abbiamo un attaccante in più. Se non vuole fare un passo verso la squadra, allora si sfrutta l’attaccante per andare a vincere le partite”.

Spalletti ha spiegato il suo dietrofront, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ma è innegabile che con Icardi in campo l’Inter giochi meglio, forse più fiduciosa di poter sbloccare o ribaltare le partite. Avere un compagno col fiuto del gol che ha l’argentino, non può non fare la differenza. La tregua, comunque, dovrebbe durare otto partite. Poi a fine stagione tutte le situazioni incerte all’Inter dovranno essere definite.

Si dovrà fare chiarezza sul futuro di Icardi e su quello di Spalletti che molti danno in rotta con l’ad Beppe Marotta. La gestione del ‘caso Icardi’ e le dichiarazioni sempre accese del tecnico avrebbero allontanato forse irrimediabilmente allenatore e dirigente. L’ombra lunga di Antonio Conte continua ad oscurare il cammino di Spalletti, nonostante l’Inter sia terza in classifica a quattro punti da un Milan in crisi.

Vincere domenica contro l’Atalanta, davanti a oltre 55 mila persone tra cui i ragazzi dell’attentato al bus del 20 marzo scorso, potrebbe essere decisivo. Anche perché dopo Atalanta e Frosinone, i nerazzurri dovranno affrontare Roma e Juventus. Arrivare ai due big match con un percorso netto potrebbe voler dire aver messo in cassaforte la Champions League, un traguardo notevole visto le difficoltà di questa stagione.