Trump minaccia la Ue, dazi anche su prosecco e pecorino

Dazi, pecorino ed altri prodotti alimentari su un tavolo
Dazi Usa su pecorino ed altri prodotti alimentari?

WASHINGTON. – Se la pax commerciale tra Washington e Pechino sembra oramai a portata di mano, la guerra dei dazi rischia ora di scoppiare tra Stati Uniti ed Unione europea. E ad andarci di mezzo c’è inevitabilmente anche l’Italia, visto che nella lista dei prodotti che Donald Trump è pronto a colpire ci sono anche vini e formaggi come il prosecco e il pecorino.

L’elenco già inviato a Bruxelles comprende ben 11 miliardi di dollari di beni ‘made in Europe’ e la mossa – come ha spiegato il rappresentante al commercio Usa Robert Lighthizer – altro non è che una risposta agli aiuti della Ue ad Airbus, la rivale di Boeing. Fondi che sono stati destinati al finanziamento di diversi modelli di aereo e che la Wto ha dichiarato illegali nel maggio scorso. Gli Stati Uniti hanno chiesto quindi di poter imporre delle sanzioni per il danno subito e la decisione dell’organizzazione mondiale per il commercio è attesa per l’estate.

Di qui l’annuncio dell’amministrazione Trump, che si è detta pronta alla rappresaglia: “La Ue si è approfittata degli Usa sul commercio per molti anni. Questo finirà presto!”, ha affermato Trump su Twitter, definendo intollerabili i sussidi ad Airbus a danno di Boeing. Una battaglia quella tra i due giganti dei cieli che dura oramai da tantissimi anni, dal 2004, e che riprende vigore nel periodo peggiore del colosso americano, travolto dai due recenti incidenti aerei e dalla messa in discussione dei software dei suoi modelli più moderni.

La lista preliminare dei beni che Washington si appresta a colpire è lunghissima. Oltre al pecorino ci sono altri formaggi come l’Emmental, il cheddar, ma anche lo yogurt, il burro, il pesce. E poi i vini frizzanti e non, gli agrumi, l’olio d’oliva, la marmellata. Ma i dazi potrebbero scattare su elicotteri, aerei e loro componenti (fusoliere, carrelli d’atterraggio) provenienti da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Ancora, l’elenco comprende prodotti dell’industria tessile, abbigliamento, plastica, carta, tubi, chiodi, orologi.

Da Bruxelles la risposta non si è fatta attendere, e la minaccia è quella di contromisure adeguate per ‘punire’ gli Usa per gli aiuti che a sua volta ha erogato a Boeing. Fonti Ue definiscono quindi “esagerato” il volume dei dazi che Washington vuole imporre sui prodotti europei e auspicano che si possa affrontare la questione con il dialogo. Ma – si avverte – senza precondizioni.

Lo spettro vero nel braccio di ferro tra le due sponde dell’Atlantico resta però quello dei dazi che Trump ha più volte minacciato sulle auto europee. E’ qui che si gioca la vera partita tra Washington e Bruxelles, con l’accordo di qualche mese fa tra Donald Trump e Jean Claude Juncker che sembra sempre più traballare.

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