World Press Photo a John Moore: “Faccio luce sull’immigrazione”

La foto dell'anno vincitrice del World Press Photo Award 2019 è quella di John Moore che ci mostra una bambina dell'Honduras in lacrime mentre sua madre viene perquisita dagli agenti di polizia di frontiera al confine tra Messico e Stati Uniti
La foto dell'anno vincitrice del World Press Photo Award 2019 è quella di John Moore che ci mostra una bambina dell'Honduras in lacrime mentre sua madre viene perquisita dagli agenti di polizia di frontiera al confine tra Messico e Stati Uniti.

ROMA. – La foto dell’anno vincitrice del World Press Photo Award 2019 è quella di John Moore che ci mostra una bambina dell’Honduras in lacrime mentre sua madre viene perquisita dagli agenti di polizia di frontiera al confine tra Messico e Stati Uniti. “Il mio obiettivo da quando, dieci anni fa, ho iniziato a occuparmi con le mie foto di immigrazione e sicurezza delle frontiere è stato quello di fare luce su una tematica che viene spesso raccontata solo attraverso le statistiche. Sono molto orgoglioso di vedere che questo lavoro sta avendo un impatto su un pubblico globale” dice il fotoreporter.

E spiega che “è un onore incredibile ricevere questo riconoscimento dalla World Press Photo Foundation” per la sua foto ‘Crying Girl on the Border’. Special correspondent e senior photographer di Getty Images, Moore si occupa da dieci anni della crisi dell’immigrazione al confine tra Stati Uniti e Messico, all’inizio di quest’anno ha pubblicato un libro su questo argomento,’Undocumented: The Immigration and the Militarization of the US-Mexico Border’, ed è vincitore di numerosi premi tra cui il Pulitzer Prize nel 2005 per Breaking News Photography.

E tra i vincitori del più importante premio di fotogiornalismo – premiati nel corso della cerimonia che inaugura il World Press Photo Festival di Amsterdam – ci sono anche due italiani dell’Agenzia Contrasto: Marco Gualazzini, 43 anni, che ha cominciato con la cronaca, nel 2004, per il quotidiano locale della sua città, ‘La Gazzetta di Parma’, vincitore nella categoria Ambiente, Storie, con un lavoro sulla crisi umanitaria nel Ciad, che era tra i finalisti per entrambi i premi più importanti.

E Lorenzo Tugnoli, classe 1979, fotografo documentarista con base in Medio Oriente, che ha vinto nella categoria General News, Storie, con un lavoro per il Washington Post sulla tragedia umanitaria in Yemen e anche le sue foto erano tra le finaliste per il World Press Photo Story of the Year.

Moore e altri due fotografi dello staff di Getty Images, Brent Stirton e Chris McGrath, hanno vinto anche altri premi in diverse categorie del World Press Photo Awards 2019. McGrath il primo posto per General News, Moore il primo posto per Spot News, Stirton il primo posto per Environment e per Nature Stories.

Le fotografie che hanno partecipato al concorso sono 78.801 di 4.738 fotografi da 129 paesi diversi. La giuria generale del premio quest’anno era presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del National Geographic che si occupa di contenuti visivi. E ora il World Press Photo sbarca a Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 25 aprile al 26 maggio 2019.

Alla mostra per la 62/ma edizione del World Press Photo saranno ospitate in prima mondiale le 140 foto finaliste del prestigioso contest di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti. “Mi auguro che la mostra rappresenti uno strumento di allargamento dello sguardo e di messa in discussione del proprio punto di vista, verso una dimensione di pluralità, di accoglienza della diversità, di apertura rispetto alle paure, spesso indotte dai mezzi di comunicazione di massa” afferma il presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, Cesare Pietroiusti.

Il 16 maggio a Palazzo delle Esposizioni anche l’incontro “Oltre la fotografia, il Digital Storytelling del World Press Photo: nuovi linguaggi per la narrazione giornalistica digitale” alla presenza di uno dei vincitori della sezione Digital Storytelling, quest’anno per la prima volta in mostra. Poi la mostra viaggerà verso Matera in occasione di Matera Capitale della cultura 2019 e in autunno sarà a Ferrara, durante il Festival di Internazionale.

(di Mauretta Capuano/ANSA)

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