Il Napoli dimentica Londra, e condanna il Chievo alla B

Arkadiusz Milik saluta i tifosi del Napoli dopo il gol del 2-0.
Arkadiusz Milik saluta i tifosi del Napoli dopo il gol del 2-0. ANSA/PAOLO MAGNI

VERONA. – Il Napoli dimentica la serata di Londra, batte il Chievo e lo condanna alla retrocessione. Successo mai in discussione per gli uomini di Ancelotti che giocano una partita sotto ritmo ma quando accelerano mettono in mostra le grandi qualità. Certo l’avversario al San Paolo giovedì sarà diverso, l’attuale Chievo è troppo inferiore ai partenopei, ma la missione rimonta può essere realizzata.

Al Bentegodi dopo un quarto d’ora mortifero ad aprire la scatola ci pensa Koulibaly, protagonista sfortunato contro l’Arsenale. Sull’angolo di Mertens il colpo di testa del difensore centrale dà la prima spallata al Chievo. Primo tempo di assoluto dominio partenopeo e Chievo non pervenuto.

L’avvio di ripresa, invece, è di marca veneta, ma l’inconsistenza offensiva della squadra di Di Carlo è imbarazzante. Basta un’altra giocata d’autore di uno dei tanti talenti del Napoli per chiudere la pratica e il sinistro di Milik è bello e chirurgico. Sorrentino si oppone a Callejon per il tris ma nulla può sul sinistro di potenza e rabbia di Koulibaly che firma la sua prima doppietta in Italia.

Sui titoli di coda arriva la rete di Cesar giusto per mettere mano al tabellino e per ricordare a tutti che il Chievo sino alla fine intende rinnovare questo sciagurato campionato. Dopo 11 anni di massima serie la formazione gialloblu torna tra i cadetti. Era accaduto anche in un drammatico spareggio perso a Bologna, campo neutro, contro il Catania. L’anno dopo con Iachini come timoniere il Chievo vinse il campionato. La speranza in riva all’Adige è che la storia possa ripetersi anche se pesano sulla tranquillità dell’ambiente le accuse sulle plusvalenze mosse al presidente Campedelli.

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