Via libera capolista M5s, ma tanti no. Lega, Borghezio out

Europa: Il Parlamento europeo in seduta plenaria.
Il Parlamento europeo in seduta plenaria. EPA/PATRICK SEEGER

ROMA. – Liste nel caos dentro il Movimento Cinque Stelle. A soli due giorni dalla scadenza per la presentazione delle candidature, una grana giudiziaria a carico della capolista nel Nord Ovest, Mariangela Danzì, fa aumentare i già noti mal di pancia emersi nei giorni scorsi tra i pentastellati contro la decisione di candidare come capolista elementi esterni al movimento.

Una di questi è infatti proprio Danzì, indagata a Brindisi per il reato di ”invasione di terreni pubblici”. Tuttavia, secondo il Movimento si tratta di ”indagini irrilevanti”, per cui la sua candidatura non sarà ritirata. Ad ogni modo il voto degli iscritti ha confermato le capolista, ma non in modo univoco. Su 20.541 voti espressi, 12.909 sono i voti favorevoli e 7.632 quelli contrari.

Qualche tensione anche all’interno della Lega, le cui liste verranno presentate al fotofinish, il 17 sera. Fa scalpore la scelta di escludere di un leader storico della Lega, Mario Borghezio. “Credo che sia un errore politico – commenta a caldo all’ANSA – inspiegabile da parte di un leader come Matteo Salvini. Non mi lamento ma ricordo che, come diceva Talleyrand, in politica un errore è un crimine”.

Intanto si sono susseguite le riunioni nella sede di Via Bellerio, mentre il potente governatore del Veneto, Luca Zaia, lancia il suo avvertimento, mettendo le mani avanti circa l’adeguata presenza di candidati veneti nel Nord-Est. ”Matteo Salvini è il segretario del partito ed è quindi il garante di tutta l’operazione. Non mi risulta – osserva – che i posti fissati per il Veneto siano quattro. Sono solo notizie giornalistiche. E so quanta attenzione abbia Salvini nei nostri confronti”.

Intanto, sempre dalle parti del partito verde, emergono i primi nomi sulle candidate che seguiranno il segretario federale, capolista ovunque. Al Nord Ovest sembra confermata la presenza in lista di Isabella Tovaglieri, giovane vicesindaco di Busto Arsizio. Anche al Centro si parla di un’altra giovane amministratrice, Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina, in provincia di Pisa. Anche la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco dovrebbe essere nella partita, assieme all’europarlamentare uscente, eletto con i Cinque Stelle, ma ora responsabile esteri del partito Marco Zanni e all’economista euroscettico Antonio Maria Rinaldi. Una candidatura dovrebbe averla anche Vincenzo Sofo, fondatore del think tank ultra-sovranista ”Il Talebano”, oltre che fidanzato di Marion Le Pen.

Liste a parte, all’interno del centrodestra si continua a discutere delle conseguenze del voto sul governo. Dopo l’affondo di Giorgia Meloni che ha chiesto alla Lega la fine dell’alleanza con i Cinque Stelle e nuove elezioni, arriva la replica di Salvini secondo cui sbaglia chi usa il voto europeo ”per un regolamento dei conti italiano”.

Una campagna elettorale che si annuncia comunque come una sfida all’ultima preferenza con tutti i leader in campo, a partire da Silvio Berlusconi. La sua ennesima ridiscesa in campo dell’ex premier non sarà però turbata da udienze: il Tribunale di Milano ha infatti accolto la richiesta della sua difesa ”di rinvio” del processo Ruby ter per la campagna elettorale.

(di Marcello Campo/ANSA)

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