Salvini con il mitra su Facebook, bufera sul suo spin doctor

La foto incriminata: Il vice premier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, imbraccia un mitra per strada.
La foto incriminata: Il vice premier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, imbraccia un mitra per strada.

ROMA. – “Polemiche fondate sul nulla. Stamani hanno polemizzato anche sui peluche. Se la sinistra si attacca alle foto per polemizzare vuol dire che stiamo lavorando bene”. Matteo Salvini, da Pinzolo, tira dritto sulla bufera scoppiata in seguito alla sua foto col mitra, pubblicata su Facebook nel giorno di Pasqua dal suo ‘spin doctor’, Luca Morisi. Sempre nello stesso post, sopra la foto, Morisi aveva scritto: “Vi siete accorti che fanno di tutto per gettare fango sulla Lega? Si avvicinano le Europee e se ne inventeranno di ogni tipo per fermare il Capitano. Ma noi siamo armati e dotati di elmetto!”.

Parole forti che hanno provocato una bufera sui social e la reazione violenta da parte delle opposizioni unite nel chiedere l’allontanamento dello stesso Morisi dal Viminale. Nella rete, i difensori del ministro ricordano che in fondo è normale che il titolare del Viminale si faccia una foto con armi che appartengono alle forze dell’Ordine. I suoi critici, invece fanno notare che una immagine di questo tipo, proprio nel giorno di Pasqua, stride con le parole del Papa, contrarie alla violenza e alle armi, e soprattutto con le immagini di morte che vengono in queste ore dallo Sri Lanka.

Durissimo Roberto Saviano, secondo cui “Morisi decide di minacciare l’opposizione con un’immagine che lascia poco all’immaginazione: Salvini armato e con dietro uomini in divisa. Messaggio chiaro – attacca l’autore di ‘Gomorra’ – per chiunque lo critichi, eloquente e agghiacciante. Luca Morisi è una persona pericolosa, ma di questo pericolo dovrebbe occuparsi il suo datore di lavoro. Difficilmente lo farà”.

Anche il Pd, con Pina Picierno, chiede al leader della Lega di “prendere le distanze” dal suo collaboratore. “Il ministro dell’interno – sottolinea l’europarlamentare dem – non può permettere che oggi si istighi alla violenza, specie sui social”. Per Michele Anzaldi, l’immagine del segretario leghista con il mitra “ricorda quella di Saddam Hussein”. Nicola Fratoianni de La Sinistra osserva che il responsabile comunicazione del leader leghista debba essere allontanato dal ministero, per aver lanciato “un messaggio minaccioso, pericoloso, istigatore di possibili future violenze”.

Proteste che tuttavia non hanno sortito alcun effetto: il post non è stato cancellato e il titolare del Viminale, come era ampiamente prevedibile, non ha battuto ciglio sulla condotta del suo autore. Anzi, anche a Pasquetta, il ministro dell’Interno, apre un nuovo fronte polemico, rilanciando l’ipotesi di reintrodurre la leva militare obbligatoria “magari nel corpo degli Alpini”. “Da settembre – afferma in un comizio sempre da Pinzolo – l’educazione civica diventerà materia obbligatoria nelle scuole e inoltre dovremo anche reintrodurre il servizio militare obbligatorio, magari nel Corpo degli Alpini”.

Ipotesi però bocciata sul nascere dalla Difesa. “Pensiamo al futuro non al passato e del resto – spiegano fonti del ministero di Via Venti Settembre – il ministro Trenta è già stato molto chiaro: il ritorno alla leva obbligatoria è un’idea romantica ma inapplicabile, visto che le dinamiche sono cambiate e oggi il Paese vanta dei professionisti tra le forze armate”.

Anche l’ex ministro dem, Roberta Pinotti liquida queste proposte come “stupidaggini”. “Il tema invece – osserva – è lavorare a un impegno di tutti i ragazzi e le ragazze in un servizio civile obbligatorio, che io immagino europeo. Un progetto qualificante, che dia un senso condiviso dell’essere comunità. Su questo sarebbe importante lavorare – conclude – invece di lanciare slogan inattuabili e propagandistici”.

(di Marcello Campo/ANSA)