Ferrari a Baku per sfatare un tabù, ecco le novità sulla SF90

Sebastian Vettele della Ferrari e Hamilton della Mercedes a Baku nel 2017.
Sebastian Vettel della Ferrari e Hamilton della Mercedes a Baku nel 2017.

ROMA. – Sfatare il tabù Azerbaigian per riportare le Mercedes sulla terra e rilanciare le ambizioni mondiali. La Ferrari si avvicina alla quarta gara di Formula 1 della stagione portando alcuni nuovi aggiornamenti, primo passo verso lo sviluppo della SF90, con l’obiettivo di rompere il digiuno a Baku, dove la Rossa non ha ancora mai vinto dalla prima edizione nel 2016.

”Venendo da tre gare nelle quali non abbiamo raggiunto il risultato che speravamo, questo GP – avverte il team principal della scuderia di Maranello Mattia Binotto – è per noi ancora una volta molto importante. Ci siamo preparati al meglio, analizzando tutti i dati sin qui disponibili, cercando di individuare le aree di miglioramento e di adattare il nostro assetto e la gestione della power unit a quelle che sono le caratteristiche della pista. Baku presenta infatti un lunghissimo rettilineo, dove il motore è sollecitato in modo particolare sia per quanto riguarda il motore termico che per la parte ibrida”.

Il circuito cittadino di Baku è uno dei tre attualmente presenti nel Mondiale sui quali la Ferrari non ha mai vinto. Le altre due piste tabù sono Sochi (Russia) e Yas Marina (Abu Dhabi). ”Una delle sfide di Baku – spiega Sebastian Vettel – è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico: devi poter affrontare bene le curve lente ma c’è bisogno di essere anche velocissimi sui rettilinei. È un compromesso non facile da trovare”.

La città azera si è affacciata da pochissimo sul panorama motoristico mondiale avendo ospitato la sua prima competizione automobilistica solo nel 2012, in occasione di una gara Gran Turismo. Il circuito, tuttavia, è piaciuto da subito ai piloti che ne apprezzano le velocità estreme che si raggiungono sui rettilinei. In particolare sul traguardo si possono superare i 350 km/h.

E tra questi piloti c’è di sicuro l’altro ferrarista Charles Leclerc: ”Quello dell’Azerbaigian è uno dei miei circuiti preferiti, lo adoro e ho sempre fatto molto bene qui avendo ottenuto un successo e un podio in Formula 2 e i miei primi punti in Formula 1 lo scorso anno. Il percorso – sottolinea il pilota monegasco – mi piace davvero tanto, specie la parte dell’antico castello con quella serie di curve strette. È veramente una pista unica senza eguali nel mondo. La regola è piuttosto semplice: mai perdere la concentrazione, perché al primo errore ti ritrovi contro il muro. La pista di Baku è impegnativa, ma non vedo l’ora!”.

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