La Food and drug administration ribadisce, il vaccino per il morbillo è sicuro

In primo piano un flacone di vaccino per il morbillo.
Morbillo, la vaccinazione resta l'unica arma di difesa

ROMA. – Il vaccino contro morbillo, rosolia e orecchioni è sicuro ed efficace: lo ribadisce con forza in un documento la Food and drug administration (Fda), l’agenzia Usa che regola i farmaci, preoccupata per il riemergere di malattie prevenibili con i vaccini, e che ora stanno minacciando la popolazione americana.

In occasione della Settimana nazionale delle vaccinazioni infantili e dei diversi focolai epidemici nel paese, in particolare negli stati di New York, New Jersey, Washington, California e Michigan, l’Fda si dice assolutamente sicura di questo vaccino, grazie a cui morbillo e rosolia erano stati completamente eradicati negli Usa, e gli orecchioni calati del 99%. Più studi ne hanno confermato la sicurezza ed efficacia, e dimostrato che la loro somministrazione non è causa dell’autismo.

Considerato eradicato dagli Usa dal 2000, il morbillo è rimasto in alcune aree del mondo, come alcuni paesi europei, asiatici, africani e isole del Pacifico. Nel mondo circa 20 milioni di persone si ammalano di morbillo ogni anno. E’ assolutamente urgente, sottolinea l’Fda, monitorare queste malattie e aumentare la consapevolezza sull’importanza di una vaccinazione tempestiva, soprattutto quando ci sono epidemie tra cittadini non vaccinati.

Il morbillo può essere pericoloso soprattutto per neonati e bambini piccoli: 1-2 bambini ogni mille che si ammalano muoiono infatti a causa delle complicazioni di questa malattia, e una persona su 4 deve essere ricoverata in ospedale. Il vaccino contro morbillo, rosolia e orecchioni è, conclude l’Fda, “molto efficace e protegge dalle complicazioni: una constatazione basata su 50 anni di esperienza. Come molti prodotti medici ha degli effetti collaterali noti, che però sono lievi e di breve durata, come febbre ed eruzioni cutanee. Se i genitori sono preoccupati delle conseguenze del vaccino, devono parlarne con il medico, anche per valutare i rischi della scelta di non vaccinare”.

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