New York Times lancia una pagina sul mestiere del genitore

New York Times, Millennials: padre e figlio giocando ognuno con il proprio computer.
Millennials: padre e figlio giocando ognuno con il proprio computer.

NEW YORK. – I loro nonni sono stati cresciuti sul “dottor Spock”, le loro mamme e i loro papà sulla “bibbia” della psicologa britannica Penelope Leach. Per i Millennial che si avvicinano al mestiere di genitori non c’era finora nulla da usare come guida, al di là della intrattabile massa di informazioni contraddittorie trovate in rete. Finora: da oggi c’è il New York Times.

“Parenting”, una nuova piattaforma “verticale” lanciata oggi in versione beta e per ora accessibile gratuitamente, vuole rassicurare la nuova generazione di madri e padri sulla miriade di dubbi che li assillano nei primi cinque anni di vita del bambino. Il nuovo prodotto della “Vecchia Signora in Grigio” è stato affidato a Youngna Park, da un anno al giornale dopo aver lavorato come sviluppatrice di app per l’infanzia.

A lei il compito di creare fedeltà tra i lettori in vista della trasformazione di “Parenting” in servizio per abbonamento come è accaduto per “Cooking” e “Cruciverba”. La differenza è che entrambi questi argomenti erano già associati con la lettura del quotidiano, mentre i temi legati a quando si diventa mamma o papà sono per il Times nuovi di zecca.

Il progetto parte dalla considerazione che il primo posto dove i Millennial vanno a cercare informazioni è la rete. “Abbiamo studiato i siti che parlano dell’argomento e sentito il parere di migliaia di genitori: quel che è emerso è la necessita di informazione di qualità”, ha detto la Park: “La gente usa Google o vari gruppi su Facebook, ma non sa di chi fidarsi veramente. L’obiettivo è di essere la fonte di informazione su cui fare affidamento”.

Un altro aspetto del problema è che la letteratura finora esistente non usa il tono che i nuovi genitori di oggi vogliono sentire: “C’è poco in giro che li tratta come adulti”, dice Jessica Grose, direttrice editoriale dell’iniziativa che nei prossimi giorni sfornerà guide aggiornate e molto pratiche a problemi eterni: dall’orario della nanna a cosa far da mangiare al bambino svogliato al “perché un bimbo di quattro anni è fissato sull’idea della morte”.

Oltre alla piattaforma principale “Parenting” che accoglie anche le voci dei lettori, c’è già una newsletter che ha finora raccolto un numero di abbonamenti cinque volte superiore alle aspettative. Per il Times è un segnale positivo, in linea con l’obiettivo di raggiungere nuovi mercati geografici e demografici in vista del target ambizioso di 10 milioni di sottoscrizioni digitali entro il 2025.

(di Alessandra Baldini/ANSA)

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