De Rossi addio alla Roma, dopo diciotto anni finisce un’era

Daniele De Rossi durante la conferenza stampa in cui annuncia il ritiro dalla Roma.
Daniele De Rossi durante la conferenza stampa in cui annuncia il ritiro dalla Roma. (ANSA)

ROMA. – Daniele De Rossi saluta la Roma. Ma più ancora di questo, il fulmine a ciel sereno è l’annuncio che, a quasi 36 anni, proseguirà all’estero la sua carriera. Dopo quella di Francesco Totti, il club ammaina un’altra bandiera. Contro il Parma, il 26 maggio all’Olimpico, sarà l’ultima gara in giallorosso del centrocampista, ‘Capitan Futuro’, che ha disputato tutta la carriera con quella maglia, dopo gli inizi con l’Ostia Mare dal 1997 al 2000.

Come Totti romano e romanista, è cresciuto nel settore giovanile della società e con la maglia giallorossa ha collezionato, fino ad oggi, 615 presenze, segnando 63 reti nei suoi 18 anni di militanza. Tanti ne sono passati da quel 30 ottobre 2001. All’Olimpico si giocava Roma-Anderlecht, sesta e ultima partita del girone di Champions League della squadra capitolina. Al 71′, sul risultato di 1-1, entrò in campo un ragazzino di 18 anni con la maglia numero 27.

Oggi De Rossi occupa il secondo posto tra i calciatori con più partite nella Roma, alle spalle dello stesso Totti. E’ entrato a far parte del settore giovanile del Club nel 2000, arrivando a debuttare in prima squadra appunto nel 2001, prima di affermarsi rapidamente come uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Presenza dominante nel cuore del centrocampo per quasi due decenni, De Rossi ha ufficialmente ereditato la fascia di capitano da Totti a seguito del suo ritiro nel maggio del 2017.

Con la Roma, ha vinto per due volte la Coppa Italia nel 2007 e nel 2008 e per una volta la Supercoppa nel 2007, segnando un gol decisivo a San Siro contro l’Inter. E’ stato anche campione del mondo in maglia azzurra nel 2006 e con l’Italia ha giocato 117 volte, realizzando 21 reti. Ha partecipato a tre mondiali. Una carriera macchiata, però, da qualche espulsone di troppo.

A parte le doti di giocatore, una caratteristica che tutti – avversari e non – hanno sempre riconosciuto a De Rossi è quella di saper parlare uscendo dalla banalità che spesso accompagnano le esternazioni dei giocatori. E’ uno che se parla è perché ha qualcosa da dire e lo fa senza giri di parole. E spesso questa sincerità gli ha causato problemi, anche con i tifosi della curva Sud, se c’era da difendere un compagno.

Capitano carismatico sempre, dentro e fuori dal campo, non ha mai avuto paura di metterci la faccia. “Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma” il tributo del presidente James Pallotta. Contro il Parma ultimo match da romanista, poi De Rossi volerà all’estero. E la Roma saluta l’ultima sua bandiera.

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