Sviluppo sostenibile, Italia lontana dagli obiettivi per il 2030

La tabella degli obietti dello sviluppo sostenibile
Sviluppo sostenibile, Italia lontana dagli obiettivi per l 20130

ROMA. – E’ un’Italia che ha fatto pochi passi avanti sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi. Dalla parità di genere alla lotta alla povertà la mappa presentata oggi da Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) presenta una situazione con molte differenze sia regionali che all’interno di una stessa regione, dove spesso a progressi in alcuni indicatori fanno da contraltare dei peggioramenti in altri.

“Che nessuno venga lasciato indietro è il motto dell’Agenda 2030. Per questo l’ASviS monitora il percorso del Paese verso la sostenibilità guardando anche alle disuguaglianze territoriali”, sottolinea il Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini. “Misurare l’andamento dei diversi territori rispetto a tutte le dimensioni della sostenibilità consente ai decisori di disegnare in modo efficace le proprie Strategie Regionali di sviluppo sostenibile e ai cittadini di valutare i risultati raggiunti. L’Italia è indietro nel percorso di transizione verso lo sviluppo sostenibile e poiché molte politiche sono di competenza delle Regioni e delle Province autonome spetta anche a loro adottare i provvedimenti necessari per accelerare questo processo”.

L’impegno dell’ASviS per il monitoraggio della condizione dei diversi territori italiani rispetto all’Agenda 2030 fa parte di un progetto più ampio volto ad accompagnare Regioni e Province autonome. “La collaborazione già instaurata con alcune Amministrazioni regionali”, nota il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini, “dimostra i vantaggi del coinvolgimento della società civile nei processi di valutazione e di programmazione, anche in vista dell’adozione dell’Agenda 2030 come quadro di riferimento del bilancio europeo per il periodo 2021-2027. Le Regioni che avranno già orientato le proprie politiche allo sviluppo sostenibile saranno maggiormente in grado di proporre progetti finanziabili dai fondi comunitari”.

Il tema è comunque sempre più presente nelle agende, come ha dimostrato anche Piazza del Campidoglio a Roma invasa dagli studenti che partecipano al primo ‘Villaggio per l’educazione ambientale’, iniziativa promossa dal ministero dell’Ambiente, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e il Comune di Roma.

“È una giornata importante ed emozionante – ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – l’entusiasmo e la partecipazione dei ragazzi ci dimostra che un nuovo modo di concepire il nostro stile di vita, mettendo al centro il rispetto per l’ambiente, adottando comportamenti sostenibili nella quotidianità, è oggi possibile ed è l’unica speranza che abbiamo per salvare il pianeta”. Costa punta a far diventare per legge il 10 maggio la giornata per l’educazione dell’ambiente.

(di Pier David Malloni/ANSA)