Poker Napoli affonda l’Inter, Champions ora a rischio

Danilo D'Ambrosio cerca di contrastare Fabian Ruiz nella partita Napoli - Inter.
Danilo D'Ambrosio cerca di contrastare Fabian Ruiz nella partita Napoli-Inter. ANSA / CESARE ABBATE

NAPOLI. – Se l’unico scopo del Napoli in una partita inutile sul piano concreto per gli azzurri poteva essere quello di una vendetta sportiva nei confronti dell’Inter, nel ricordo dell’incandescente gara d’andata, la missione per i partenopei è decisamente compiuta. Il Napoli domina, vince senza problemi (4-1) e mette nei guai l’Inter che dovrà guardarsi le spalle nell’ultimo turno di campionato in cui la squadra di Spalletti dovrà guadagnarsi la qualificazione alla Champions in un drammatico testa-coda l’Empoli che ha bisogno di punti per salvarsi.

La squadra di Ancelotti è superiore in tutto agli avversari e in ogni parte del campo. Il Napoli è messo molto meglio dei nerazzurri sul piano atletico ma anche sul piano tattico Ancelotti surclassa nettamente Spalletti. L’Inter nel primo tempo dura 5′. Poi è il Napoli a prendere il sopravvento il mezzo al campo, grazie soprattutto alle continue sovrapposizioni sulle fasce di Malcuit da un lato e di Ghoulam dall’altro che creano sistematicamente superiorità numerica.

L’Inter non è mai in grado di rispondere tatticamente anche per l’atteggiamento pigro delle sue tre mezze punte che pensano solo alla fase offensiva e non si preoccupano mai di dare una mano a centrocampo retrocedendo, quanto meno, quando l’azione degli avversari si svolge sulle fasce laterali. Gagliardini e Brozovic, incaricati di fare da frangiflutti davanti alla propria difesa, hanno continue difficoltà ad eseguire i compiti assegnati loro da Spalletti, perchè gli azzurri spuntano da tutte le parti e gli interisti non sanno come occupare gli spazi.

Il Napoli esercita una netta superiorità sui nerazzurri che però gli uomini di Ancelotti riescono a capitalizzare solo fino a un certo punto. I partenopei, infatti, trovano il vantaggio con Zielinski che al 15′ raccoglie un pallone vagante ai limiti dell’area di rigore e fa partire un tiro potentissimo che s’insacca sotto all’incrocio dei pali. Nei minuti successivi, però, gli azzurri peccano di imprecisione sotto porta e svaniscono per pochi centimetri una serie di buone opportunità per Milik, Ruiz, Callejon e Allan.

Nella ripresa Spalletti sostituisce Politano con Icardi e risistema la squadra con un 4-3-3 che promette un maggiore slancio offensivo che rimane però soltanto sulla carta. Anche nella seconda frazione di gioco, infatti, l’Inter dura poco più di 5′. Poi il Napoli esce fuori e raddoppia al 15′ con un colpo di testa di Mertens, servito da Callejon, poco prima che Koulibaly tolga dalla porta con un colpo di testa prodigioso una conclusione di Lautaro.

I partenopei riprendono in mano la partita e si portano sul 4-0 in pochi minuti con una doppietta di Ruiz. Soltanto nel finale l’Inter segna il gol della bandiera grazie a un rigore che Icardi prima si procura e poi trasforma, spiazzando Karnezis. Troppo poco per l’Inter a conclusione di una delle peggiori prestazioni di questo campionato.

Per il Napoli una vittoria convicente e anche esaltante, che chiude una stagione al San Paolo tutto sommato positiva, con Mertens che a quota 108 gol raggiunge al terzo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi Attila Sallustro. Davanti al belga rimangono solo Maradona (115) e Hamsik (121).