1500 pratiche cittadinanza sospette, 6 arresti, 19 indagati

(ANSA) – ROMA, 20 MAG – Oltre 1500 pratiche sospette per far ottenere la cittadinanza italiana, contabilizzate da un sodalizio criminale in veri e propri “libri mastri”; 6 provvedimenti di custodia cautelare in carcere disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma e 19 perquisizioni, nei confronti di 19 indagati: una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dagli investigatori del Servizio Polizia Postale, ha smantellato una organizzazione dedita alla corruzione per il rilascio della cittadinanza italiana. Sono stati firmati i primi primi decreti di revoca dello status di cittadino italiano da parte del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno, per i cittadini stranieri che avevano fruito del “sistema” criminale per acquisire lo status giuridico pur non avendone i requisiti. Al vertice del sistema c’era una dipendente del Dipartimento libertà civili ed immigrazione, assistente informatico.