Industria fra luci e ombre, pesa l’incertezza

operai al lavoro nella catena di montaggio della Fiat Panda nello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Industria
In una foto d'archivio, operai al lavoro nella catena di montaggio della Fiat Panda nello stabilimento di Pomigliano d'Arco a Napoli. ANSA / CIRO FUSCO

MILANO. – Luci e ombre per l’industria italiana, con il fatturato in crescita nei primi mesi del 2019 ed una stima stabile per l’intero anno. Per ritrovare una crescita tonica bisognerà attendere il 2020 per poi avere una accelerazione nel 2023. La fotografia della manifattura è stata scattata da Intesa Sanpaolo e Prometeia che vedono un contesto ancora “incerto e denso di rischi, legati sia allo scenario internazionale con il protezionismo, rallentamento della crescita Ue e la Brexit, e sia per quello interno”.

Il 2018 si è chiuso con un fatturato in crescita dell’1,4%, ma a passo ridotto rispetto all’ottimo 2017, per via del rallentamento intervenuto nella seconda parte dell’anno, quando si sono intensificati i fattori di freno a livello globale. I primi dati disponibili per il 2019 appaiono confortanti e vedono un sensibile progresso. A soffrire saranno invece le filiere legate al ciclo degli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto (auto e moto), penalizzate dall’incertezza per lo scontro tra Usa e Cina sul fronte dei dazi.

Negli anni della crisi, l’industria italiana si è “rafforzata ed ora è più forte”, spiega il capo economista di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice. C’è un’industria che ha “investito – aggiunge – e ha cambiato il proprio modello di crescita puntando molto di più sui mercati internazionali. Oggi l’industria italiana esporta il 48% di quanto produce sul nostro territorio. C’è quadro sostanzialmente positivo pur essendoci molta incertezza soprattutto di natura politica e legata alla guerra commerciale”.

L’industria italiana tornerà ad aver un ritmo di espansione significativo nel 2020 (+1%) mentre la svolta arriverà nel 2023 con una accelerazione che porterà ad una crescita del fatturato dell’1,5%. Nel quadriennio 2020-2023 la meccanica (+1,7%) si confermerà tra i principali artifici dell’espansione. Ci sarà un ritorno alla crescita del settore degli autoveicoli e moto (+2,5%), che già nel 2020 potrà riposizionarsi sui livelli del 2018, dopo due anni di contrazione dei volumi di attività. Ritmi di espansione sostenuti caratterizzeranno per l’elettrotecnica (+1,9%) e la farmaceutica (+1,8%). Crescita inferiori alla media per il sistema moda e mobili (+0,8%), elettronica (+0,7%) ed elettrodomestici (+0,4%).

(di Massimo Lapenda/ANSA)

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