Le mostre per il fine settimana, da Fontana agli Etruschi

Una delle opere esposte alla'esposizione "Si alza il vento"
"Si alza il vento" è il titolo della mostra in programma a Villa Medici dal 24 maggio al 18 agosto

ROMA. – La ricerca dello spazio di Fontana nel dialogo con l’antico a Roma, il divisionismo di Fornara a Domodossola, l’arte del secondo ‘900 a Firenze nella collezione Casamonti: sono alcune delle principali mostre del prossimo weekend.

ROMA – La Galleria Borghese celebra l’arte di Lucio Fontana, presentando al pubblico due sue specifiche produzioni, i Concetti Spaziali in oro e le Crocifissioni in ceramica. Allestita dal 22 maggio al 28 luglio, l’esposizione si intitola “Lucio Fontana. Terra e oro” e si compone di una cinquantina di opere, fra dipinti a olio in oro e ceramiche, realizzate principalmente nel decennio tra il 1958 e il 1968.

“Si alza il vento” è il titolo della mostra in programma a Villa Medici dal 24 maggio al 18 agosto: l’esposizione riunisce le realizzazioni dei 16 borsisti attualmente in residenza all’Accademia di Francia a Roma, che operano nel campo della creazione e in discipline varie come le arti visive, il design, l’architettura, la musica, il cinema, la letteratura e la storia dell’arte.

Sono 23 le opere (alcune sono serie intere) di alcuni tra i principali maestri della scena artistica contemporanea, internazionale e spagnola che compongono “Al Norte de la tormenta. Da Robert Rauschenberg a Juan Muñoz, I capolavori della collezione IVAM di Valencia”, al Maxxi dal 22 maggio all’8 settembre. Nel percorso si alternano vari linguaggi, dalla fotografia alla scultura, dalle installazioni alla pittura.

Presso il boutique hotel e art gallery Piazzadispagna9 è allestita dal 24 maggio al 31 ottobre la mostra “No Borders”, che riunisce tre street artist, Beetroot, Giusy Guerriero e Maupal, molto diversi tra loro per stile e poetica. Il progetto, che propone opere per lo più inedite, si sviluppa attorno al concetto di viaggio, inteso come scoperta di mondi sconosciuti, cammino spirituale e percorso interiore.

MODENA – Dal 25 maggio al 1 ottobre alla Galleria Estense arriva “Lo specchio di Celestino. Archeologia etrusca a Modena nella prima metà dell’Ottocento” che si concentra sul piccolo sepolcreto etrusco ritrovato nel 1841 nei campi di Galassina di Castelvetro. Nel percorso vengono presentati al pubblico i pezzi più importanti del corredo funebre, riferibile a una defunta, della Tomba I della Galassina, e opere archeologiche ritrovate nel medesimo contesto sepolcrale e finora mai esposte.

DOMODOSSOLA – A Casa De Rodis dal 25 maggio al 20 ottobre è allestita “Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo (1890 – 1910)”, monografica dedicata a uno dei principali esponenti del Divisionismo. Nel cinquantenario della scomparsa di Fornara, la mostra presenta una selezione di tele realizzate nel suo periodo più creativo, tra paesaggi di montagna e ritratti di grande intensità psicologica. Le tele sono affiancate da una sezione riservata ai disegni del maestro.

FIRENZE – Dal 26 maggio apre al pubblico a Palazzo Bartolini Salimbeni “Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo”, mostra che rappresenta un piccolo compendio di storia dell’arte del secondo Novecento secondo il gusto e la sensibilità del collezionista fiorentino Roberto Casamonti. Attraverso opere di artisti come Kounellis, Boetti, Schifano, Angeli, e poi Warhol, Haring e Basquiat, il percorso riconduce a visioni e passioni, storie e amicizie che hanno tracciato la lunga storia di Casamonti.

MILANO – Fino al 2 giugno al Mudec la mostra “Kokeshi. La tradizione artigianale del Tohoku” rende omaggio, per la prima volta in Italia, alle piccole sculture in legno dall’aspetto di bambola (kokeshi appunto) che sono l’emblema culturale della regione del Tohoku, nel nord-est del Giappone. La mostra, inaugurata il 18 maggio, presenta kokeshi antichi e moderni provenienti da collezioni private italiane, affiancati da alcuni pezzi unici che sono stati realizzati appositamente.

(di Marzia Apice/ANSA)