Migranti e malattie, botta e risposta Salvini e pediatra

Vaccini minori stranieri
Minori stranieri non accompagnati. REUTERS/Antonio Parrinello

ROMA. – Botta e risposta sugli immigrati e la diffusione di alcune malattie tra Matteo Salvini e Marcello Lanari, direttore di Pediatria d’urgenza del Policlinico Sant’Orsola di Bologna che in una intervista ha parlato di effetti negativi del dl sicurezza sui minorenni immigrati. “A tutti è garantito il diritto alle cure, agli immigrati purtroppo il record di Tbc e scabbia”, dice il ministro dell’Interno.

“L’Africa – aggiunge – non ha le stesse condizioni igienico-sanitarie di casa nostra e infatti solo nel 2017 l’Italia ha avuto circa 3.900 casi di tubercolosi, di cui oltre il 60% nella popolazione straniera. Questi sono i fatti, il resto è pura polemica politica. Buon lavoro a tutti i medici e pediatri, nella certezza che nessuno voglia falsare dati ed evidenze per fare battaglie politiche che poco c’entrano con la vita di ambulatori ed ospedali”.

“Non c’è nessuna polemica e nessun velleitarismo da parte mia di prendere delle posizioni politiche ma sono patologie legate alla povertà e non sono portate dai migranti come talvolta si vuole fare immaginare”, risponde Lanari. “Penso alla tubercolosi, alla scabbia e alcune patologie infettive – aggiunge – che vedremo diffondersi nella nostra società diffondersi se la povertà continuerà a picchiare così forte”.

“E’ funzionale integrare e curare queste persone – sottolinea il pediatra – nei nostri Pronto Soccorso i bambini sono accettati, gestiti e non c’è legge che cambi o non cambi che possa farci desistere da questo. Io faccio il pediatra – conclude Lanari – mi occupo pochissimo di politica e quello che ho detto rappresenta semplicemente la mia esperienza professionale”.

Lo scorso gennaio, l’Organizzazione mondiale della sanità ha presentato un rapporto sulla salute dei migranti e dei rifugiati in Europa in cui viene spiegato che è un “falso mito” che i migranti portano le malattie’, mentre è forte il rischio che la loro salute peggiori una volta arrivati nei paesi di destinazione a causa delle cattive condizioni in cui vivono.