L’Unione Europea denuncia azioni di disinformazione dalla Russia

Un bambino col naso di Pinocchio e un giornale dove spicca la frase "Fake news"
Un bambino col naso di Pinocchio e un giornale dove spicca la frase "Fake news"

BRUXELLES.- Mosca nel mirino di Bruxelles. Le autorità europee hanno accertato attività di disinformazione prolungate nel tempo e portate avanti da non meglio identificate “fonti russe” in occasione delle elezioni europee. Il rapporto sulla lotta alla disinformazione reso noto dalla Commissione europea parla chiaro: “Le prove raccolte” nel quadro delle azioni condotte per monitorare il fenomeno, recita il documento, “hanno rivelato una prolungata e sostenuta attività di disinformazione condotta da fonti russe” che non è stato possibile identificare in maniera più precisa, “finalizzate a contenere l’affluenza alle urne e influenzare le preferenze dei votanti”.

Inoltre, grazie all’attività dell’apposita task force messa in campo dal Servizio per l’azione esterna dell’Ue, è stato registrato “un trend importante di personaggi in malafede che hanno utilizzato la disinformazione per sostenere punti di vista estremisti e polarizzare i dibattiti locali”. E questo anche attraverso “attacchi ingiustificati all’Ue”.

“Personaggi politici nazionali – si legge – spesso hanno adottato le stesse tattiche e narrative per attaccare l’Ue e i suoi valori”. Nel presentare il rapporto i due commissari europei alla Giustizia e alla Sicurezza, Vera Jourova e Julian King, hanno chiesto di non abbassare la guardia. Il caso Facebook Cambridge Analytica “è stato scioccante”, e sebbene “non si siano registrati casi simili, abbiamo notato che alle europee c’è stata una diffusione costante di un flusso di disinformazione da parte di fake account”, ha aggiunto Jourova.

“La sfida è migliorare le nostre regole e la nostra capacità di monitorare”, mantenendo però allo stesso tempo una sorta di bilanciamento tra le “libertà individuali ed il rispetto dei diritti umani e la lotta alla disinformazione”, ha precisato la commissaria ceca. King ha annunciato che “i leader dell’Ue discuteranno la questione durante la riunione della prossima settimana”.

Nel report si sottolinea che nei giorni precedenti alle elezioni, le piattaforme online hanno identificato e rimosso account che diffondevano disinformazione e discorsi di incitamento all’odio a seguito di segnalazioni di investigatori e giornalisti indipendenti. Più di 600 gruppi e pagine Facebook operanti in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Polonia e Spagna hanno riferito di aver diffuso disinformazione e discorsi di incitamento all’odio o hanno utilizzato profili falsi.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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