Massimo Desiato, dal filosofo brillante allo scrittore dal fascino ammaliante

MADRID – Massimo Desiato, assieme a Maria Fernanda Guevara Riera – l’amata compagna della sua vita – e Francesco Pellegrino, è stato anima e protagonista di “A-Nexus”, l’inserto culturale che accompagnò per un lungo periodo i lettori della “Voce”. Filosofo, pensatore, docente, ricercatore e comunicatore, di lui abbiamo apprezzato la pungente capacità di analisi, quel dono di saper sminuzzare gli aspetti salienti della realtà quotidiana per poi ricostruirne il “puzzle” in modo tale da far emergere dettagli, effimeri in apparenza ma che poi si rivelavano di significativo rilievo. Conoscevamo, appunto, le sue doti di intellettuale attento e acuto, ma non quelle di scrittore e narratore anche se, in qualche modo, le sospettavamo.

Ne “La Mujer Mora”, edito da “Grupo Tierra Trivium”, Massimo Desiato non abbandona la sua veste di filosofo, docente e sognatore. Semplicemente la colloca ad un altro livello, quello della narrazione in cui fantasia e realtà si confondono, e la labile frontiera tra il mondo concreto e quello dell’immaginazione scompare perché la letteratura sfuma i confini.

“La Mujer Mora” è una strana storia di amore. Ma non solo quello. Desiato l’ha scritta tra il 2003 e il 2004 a Mallorca. Sono i mesi che precedono l’arrivo di Diego, il figliolo; un dono che attende con ansia ed emozione. E quella stessa ansia ed emozione riesce a trasferirla in un romanzo che ci delizia pagina dopo pagina. “La Mujer Mora” è una critica alla cultura venezuelana; alla società latinoamericana, osservata a volte con occhio condiscendente ed altre inflessibile. E’ anche un riconoscimento tacito alla capacità del venezuelano di accogliere l’emigrante, permettendogli di integrarsi senza limiti né condizionamenti. E’ il ricordo, in un certo qual modo, dei nonni, dei genitori che lasciarono l’Italia per costruire un futuro oltre oceano e dei giorni che egli stesso, adolescente, trascorse a bordo della “Donizzetti” osservando come le luci dell’alba gli svelavano l’azzurro profondo dell’Oceano caraibico, il chiaroscuro della costa venezuelana e il verde lussureggiante della vegetazione delle colline che si offrivano alla sua vista.

“La Mujer Mora”, che venerdì 21 giugno sarà presentato presso la libreria “La Forja de Las Letras”, è soprattutto la narrazione di un uomo che ha raggiunto la maturità intellettuale e stilistica, la serenità e la consapevolezza della vita, sapendo accettarne ogni sua sfaccettatura senza remore.

Alla fine del romanzo, alcune poesie, ci mostrano la personalità straordinaria di Massimo Desiato: filosofo dalla mente brillante, attento analista dei fenomeni sociali, scrittore dalla penna raffinata e poeta dalla squisita sensibilità.

Mauro Bafile

Lascia un commento