AstroLuca in quarantena, si avvicina la missione Beyond

L'astronauta Luca Parmitano prepara lo schema del volo
L'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Luca Parmitano

ROMA. – Per AstroLuca il giorno del lancio si avvicina a grandi passi. Dal 28 giugno Luca Parmitano comincerà infatti la fase di semi-isolamento che segna l’ingresso nella quarantena: ancora qualche giorno in Russia con la sua famiglia, nel centro di addestramento dei cosmonauti di Città delle Stelle, alle porte di Mosca, e poi il trasferimento nella base di lancio russa di Baikonur, nel Kazakhstan.

Qui il 3 luglio l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) entrerà nella fase della quarantena che prevede l’isolamento completo fino al momento del lancio della Soyuz che alle 18,28 italiane del 20 luglio 2019, a 50 anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna, lo porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale. Comincerà così Beyond, la missione nella quale diventerà il terzo europeo e il primo italiano al comando della stazione orbitale.

“Nella prima fase della quarantena noi astronauti abbiamo il permesso di restare con le nostre famiglie, ma ci viene richiesto di non andare in luoghi molto frequentati e di non allontanarci da Starcity”, ha detto Luca Parmitano all’ANSA. Nella “Città delle stelle” lo hanno raggiunto la moglie Kathryn e le figlie Sara e Maia, di 12 e nove anni.

“Non è la prima volta che affronto una quarantena e ho un’idea molto precisa di quello che mi aspetta”, ha detto ancora AstroLuca. Con il tono tranquillo di sempre, pacato e nello stesso tempo ricco di entusiasmo, l’astronauta ha raccontato di essere alla sua quarta quarantena: per due volte l’ha affrontata come membro dell’equipaggio di riserva che accompagna ogni missione spaziale e una volta come membro dell’equipaggio primario, all’epoca della sua prima missione, Volare, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Sono giorni intensi, questi ultimi che lo separano dal lancio, che affronterà con il collega americano Andrew Morgan e con il russo Alexander Skvortsov. Il 3 luglio, dopo la colazione in compagnia dei compagni di equipaggio, le foto e i saluti alla famiglia, gli astronauti saliranno a bordo di un aereo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. “Da quel momento comincerà la fase di isolamento completo”, ha spiegato AstroLuca.

“Appena arrivati a Baikonur – ha proseguito – entreremo nel complesso dedicato alla quarantena, dove vivremo per le successive due settimane”. AstroLuca sa che “saranno giorni molto intensi, nei quali andremo a verificare lo stato della nostra navetta per verificare i sistemi di bordo e per essere sicuri che tutto sia come ci aspettiamo. Dovremo anche rivedere le procedure di lancio e aggiornarle con gli ultimi dati in base alla posizione reale della Stazione Spaziale”.

Kathryn, Sara e Maia lo raggiungeranno solo quattro giorni prima della partenza. Senza dubbio per l’astronauta nato 43 anni fa a Paterno’ (Catania) sta per cominciare una nuova avventura di 200 giorni davvero intensi e che potrebbero prevedere anche nuove passeggiate spaziali.

(di Enrica Battifoglia/ANSA)

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