Tour de France: Alaphilippe si prende tutto, Teunissen abdica

Il francese Julian Alaphilippe con il braccio alzato in segno di vittoria.
Il francese Julian Alaphilippe con il braccio alzato in segno di vittoria. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

ROMA. – Il 106/o Tour de France di ciclismo, dopo le prime due tappe-omaggio a Eddy Merckx (50 anni dopo la prima vittoria nella Grande Boucle), disputate per le strade di Bruxelles, entra in Francia e celebra un ‘enfant du pays’: è Julian Alaphilippe che, in un colpo solo e con un colpo di mano delle sue, si prende sia la tappa – la terza, da Binche a Epernay, lunga 215 chilometri – sia la maglia gialla di leader della classifica generale.

Il vincitore dell’ultima Milano-Sanremo era favorito sul tracciato odierno, molto somigliante ad una classica del Nord, e ha tenuto fede alle attese. Sebbene prevedibile, è stato in egual modo sorprendente il modo di vincere di Alaphilippe: il francese della Deceuninck-Quick Step, infatti, ha attaccato sulla Cote de Mutigny, a circa 15 chilometri dal traguardo, e ha subito fatto il vuoto alle proprie spalle, vedendo scomparire in pochi metri il gruppetto all’inseguimento di Tim Wellens, che ha ceduto – fermandosi per un problema meccanico – subito dopo lo striscione del Gran premio della montagna.

La sua è stata una fuga effimera e velleitaria. Poca roba, insomma. Da quel momento, gli avversari hanno visto Alaphilippe solo al traguardo, mentre veniva festeggiato dagli uomini del team. Nelle stradine che portavano verso la capitale dello champagne, il francese è letteralmente volato, rendendo vano l’inseguimento del Team Inaos, con il polacco Michal Kwiatkowski formidabile, ma non abbastanza, che ha cercato quantomeno di ridurre il ritardo.

Impresa vana. Il secondo posto, con un ritardo di 26″, è andato a Michael Matthews, che ha preceduto a sua volta Jasper Stuyven e Greg Van Avermaet, due belgi. Quinto Peter Sagan, che ha lasciato agli altri i rischi di uno sprint tutto sommato abbastanza inutile. Sesto e primo degli italiani Matteo Trentin, sempre pronto e reattivo su questo tipo di tracciato. Settimo, invece, Sonny Colbrelli.

Alaphilippe adesso ha 20″ di vantaggio nella generale sul belga Wout Van Aert, 25″ sull’olandese Steven Kruijswijk e il neozelandese George Bennett. A guadagnarci, i saliscendi dello champagne, oggi sono stati Thibaut Pinot e Egan Bernal, che si sono presi 5″ sui rivali: il colombiano è a 40″ dal primato ed è seguito a 5″ dal proprio capitano Geraint Thomas. Vincenzo Nibali è a 1’01” da Alaphilippe, a 19′ da Bernal.

Già sulle rampe della Cote de Mutigny è andato in crisi Mike Teunissen, che ha visto sbiadire – metro dopo metro – la propria maglia gialla. Gli resta la soddisfazione di averla riportata – sia pure per un paio di giorni – in Olanda. L’ultimo a riuscirci era stato Erik Breukink, nel lontano 1989. Una soddisfazione non da poco.

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