Napoli, Ancelotti: “E’ ora di alzare l’asticella”

L'allenatore Carlo Ancelotti in una foto d'archivio.
L'allenatore Carlo Ancelotti in una foto d'archivio. ANSA/FEDERICO PROIETTI

NAPOLI. – Parla di “alzare l’asticella e vincere qualcosa”, ma sottolinea anche il “necessario miglioramento della rosa per dare slancio alla qualità” e si lascia scappare un “purtroppo” quando risponde a domande su James Rodriguez, ricordando che non è ancora del Napoli.

Carlo Ancelotti inizia la sua seconda stagione in azzurro tirando fuori la ricetta per vincere, quella che lo ha portato ad alzare tre Champions League da allenatore. Al Napoli ‘basterebbe’ lo scudetto e nella prima conferenza stampa del precampionato in Trentino il tecnico ricorda che “la Juventus sarà ancora la squadra da battere” e sottolinea come “con Conte e il mercato che sta facendo, l’Inter sta crescendo e sarà competitiva”.

E il Napoli? “Siamo gli unici tra le prime – dice – a non aver cambiato allenatore, saremo in linea con l’anno scorso, ma vogliamo fare meglio, vogliamo coniugare aggressività e qualità”.

Il segreto è quello ma non è facile realizzarlo, per questo si guarda al mercato a partire dalla coppia di sogni James e Icardi, passando per un centrocampista, un “nuovo Fabian”, come lo definisce il tecnico nei suoi desiderata. “James è un giocatore che conosco bene, mette tanta qualità – spiega il tecnico emiliano – purtroppo al momento non è un giocatore del Napoli, magari non lo sarà mai o lo sarà e allora ne parleremo. Icardi? E’ un ottimo giocatore, molto apprezzato da tutti non solo da me, ma per il, momento c’è solo un apprezzamento”.

Un rinforzo di peso c’è già per Ancelotti che saluta e ringrazia Albiol, tornato in Spagna: “Manolas – dice del greco che si aggregherà sabato – è uno dei giocatori migliori sul mercato in quella posizione, è un grande centrale, farà con Koulibaly una coppia formidabile che ci permetterà di essere più offensivi con una linea più alta”.

Pressione nella metà campo avversaria e anche fantasia che per ora a Napoli ha il nome di Lorenzo Insigne a cui Ancelotti dedica poche ma incisive parole pretendendo professionalità massima: “Lorenzo – dice – è il capitano del Napoli e da lui mi aspetto un comportamento e un atteggiamento da capitano”.

Insigne è ancora azzurro, Sarri, invece è bianconero: “Sono contento che sia rientrato in Italia – dice Ancelotti – ma capisco la delusione dei tifosi. Però è un professionista. Batterlo? Vorrei battere la Juve in una stagione, non in una partita. Ma la mia rivalità nei confronti della Juve è stata e sarà sempre di natura solo sportiva”.

Il sogno riparte. In attesa dell’arrivo delle stelle, a Dimaro occhi per Callejon che sfoggia un capello tutto grigio e per Ghoulam che ha rinunciato alla Coppa d’Africa per allenarsi al meglio: “E’ già al 100%”, assicura Ancelotti.

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