Tour de France: a Nancy fa festa l’Italia, sprint regale di Viviani

Elia Viviani taglia il traguardo della tappa del Tour de France a Nancy..
Elia Viviani taglia il traguardo della tappa del Tour de France a Nancy. Immagine d'archivio. EPA/YOAN VALAT

ROMA. – Un lampo tricolore illumina la quarta tappa del Tour de France ed è veloce come Elia Viviani, che a Nancy domina la volata per conquistare la sua prima vittoria in carriera nella Grande Boucle. Un successo a lungo cercato e tanto voluto dall’olimpionico di Rio, che dopo la delusione per aver mancato il colpo nella prima tappa ha ricaricato le pile e si dimostra all’altezza del lavoro della squadra, la Deceuninck Quick Step, galvanizzata dalla maglia gialla conquistata da Alaphilippe.

I 213,5 chilometri della frazione pianeggiante Reims-Nancy sono solo un lunghissimo preludio alla resa dei conti finale tra gli sprinter e Viviani stavolta non si fa sorprendere, lasciandosi alle spalle il norvegese Alexander Kristoff, l’australiano Caleb Ewan e lo slovacco Peter Sagan. E’ doppia gioia per la Deceuninck, con Viviani trionfatore ed Alaphilippe ancora in maglia gialla.

“Oggi sono felice perché una vittoria al Tour era quella che mi mancava dopo Giro e Vuelta. Adesso vediamo di continuare in questa direzione e di fare ancora bene in questa Grande Boucle”, dichiara il veronese, pronto a cogliere altre occasioni per aumentare il suo carnet di vittorie, salito a quota 74 in carriera.

Viviani ci tiene però a dare il giusto riconoscimento al lavoro dei compagni: “Una giornata come ieri ha cambiato marcia a tutto il team – spiega -. Oggi eravamo concentrati per il finale, Morkov e Max Richeze hanno fatto un lavoro strepitoso, io ero concentrato a restare solo alla ruota di Richeze. Quando è partito Kristoff per anticipare, Max mi ha aperto la porta alle transenne e non mi sono più fermato”.

Lo stesso Alaphilippe è tra i più attivi nel preparare la volata vincente, evidenziando la grande sintonia del gruppo. La tappa, visto il profilo altimetrico quasi piatto, lascia poco spazio alle fantasie. Due cadute, per fortuna senza conseguenze, movimentano un po’ il pomeriggio, mentre un terzetto composto Yoann Offredo, Frederik Backaert e Michael Schaer tenta presto la fuga di giornata ma riesce solo a guadagnare una manciata di minuti prima di essere risucchiato nella seconda e ultima salitella, a una quindicina di chilometri dal traguardo.

Da lì è tutto un lavoro di accelerazioni e controllo delle squadre dei velocisti, che sul filo dei 70 all’ora porta gli sprinter sul lunghissimo e largo rettilineo del traguardo. Viviani segue la traccia giusta e alza le braccia davanti a tutti, scrivendo la sua pagina nel grande libro del Tour.

La classifica resta invariata, con Alaphilippe che mantiene un vantaggio di 20 secondi sul belga Wout Van Aert e di 25 sull’olandese Steven Kruijswijk e il neozelandese George Bennett. Sagan mantiene la maglia verde, ma ora Viviani lo insidia da vicino. Domani la quinta tappa prevede 175,5 chilometri da Saint Dié des Vosges a Colmar, con tre gran premi della montagna, l’ultimo dei quali ad una ventina di km dal traguardo. Un finale aperto a tutte le soluzioni.

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