Costa adriatica flagellata, danni e decine di feriti

Un fermo immagine dell'allagamento in piazza Salotto a Pescara
Un fermo immagine dell'allagamento in piazza Salotto a Pescara, 10 luglio 2019 ANSA/ STEFANO RUGGERO

PESCARA. – Una tempesta che ha sradicato alberi, sfondato tetti e parabrezza delle auto, allagato l’ospedale di Pescara costretto allo stop delle sale operatorie, abbattuto 200 pini secolari a Milano Marittima. E provocato il ferimento di decine di persone. Era stata ampiamente prevista l’intensa ondata di maltempo che ha colpito il litorale adriatico, dalla costa romagnola al Molise, ma forse era stata sottovaluta la violenza e gli esiti che sono stati certamente peggiori di quanto temuto.

Il fronte temporalesco, accompagnato da forti raffiche di vento, si è spostato lungo la fascia costiera adriatica da nord verso sud dalla mattina fino al primo pomeriggio. Pescara, dopo una pioggia intensa preceduta da una lunga e violentissima grandinata, con chicchi grossi come arance, è una città impraticabile. Molti i feriti dalla grandinata: la maggior parte delle persone che si sono recate in ospedale presentano infatti ferite lacero contuse in testa proprio a causa della super grandine.

Il sindaco Carlo Masci avvisa: “Vigili e operai sono tutti in strada ma non sono sufficienti a gestire l’emergenza”. E il prefetto di Pescara Gerardina Basilicata spiega che “i centralini delle forze dell’ordine sono stati presi d’assalto e intasati da tantissime chiamate”.

Anche l’ospedale di Pescara è colpito dal maltempo: l’acqua ha invaso il piano terra e costretto allo stop delle sale operatorie. Completamente allagati i seminterrati, le cucine e la farmacia. Nel parcheggio dipendenti l’acqua ha raggiunto i due metri e decine di auto sono andate distrutte. Nel pomeriggio sono entrati in azione i sommozzatori dei carabinieri: da una prima ispezione pare che nessuno sia rimasto intrappolato nelle vetture.

E’ un bollettino di guerra quello che arriva dal resto dell’Abruzzo, con un elenco di danni in continuo e preoccupante aggiornamento. E i Vigili del fuoco non riescono a far fronte al numero di chiamate per tegole cadute, tetti e lucernari sfondati, alberi spezzati e allagamenti. I sindaci dei comuni costieri di Vasto, San Salvo e Casalbordino hanno attivato i Coc (Centro operativo comunale) e chiederanno a Regione e governo lo stato di calamità naturale.

A Vasto Marina in alcune zone manca la corrente elettrica. Anche l’Emilia Romagna fa i conti col temporale. A Milano Marittima, la frazione balneare del Comune di Cervia (Ravenna), tutto si è consumato in 10 minuti. Una tromba d’aria ha danneggiato oltre 2.200 alberi, di cui 1.000 nella pineta ora impraticabile. Danni anche a 5 stabilimenti balneari e 10 edifici privati. La stima dei danni, per la sola parte pubblica, è pari a 2 milioni.

L’ondata di maltempo ha raggiunto anche il litorale molisano costringendo ad interrompere i collegamenti con le Tremiti. Le Marche intanto contano i danni: a Numana, dove ieri una tromba d’aria ha devastato alcuni stabilimenti balneari, si è recato il il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. In serata si registrano disagi per il maltempo sul Gargano.

Danni si lamentano anche per l’agricoltura. Dall’inizio dell’estate si conta una media di sei grandinate al giorno, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con effetti devastanti sulle coltivazioni: lo ricorda Coldiretti sulla base dei dati ESWD (European Severe Weather Database). Dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Toscana alle Marche è partita la conta dei danni, che potrebbero ammontare a milioni di euro. Il maltempo eccezionale ha arrecato danni pesanti ad alcune strutture sulle spiagge e rischia di compromettere la stagione balneare in alcune località. Ora è corsa contro il tempo per salvare l’estate.