Nuoto, Mondiali: Paltrinieri sesto in mare aperto. Pass per Tokyo 2020

Gregorio Paltrinieri festeggia la vittoria nella gara dei 1500 sl all'Europeo.
Gregorio Paltrinieri festeggia la vittoria nella gara dei 1500 sl all'Europeo. (Foto Archivio). EPA/HANNIBAL HANSCHKE

YEOSU (COREA DEL SUD). – Dal mare della Corea del Sud Gregorio Paltrinieri è ‘arrivato’ fino a Tokyo. Grazie al sesto posto nella gara dei 10 km del fondo, la specialità con cui ha deciso di ‘doppiare’ gli impegni in vasca, l’olimpionico dei 1500 sl ha ottenuto la carta olimpica per il Giappone, così come l’altro azzurro Mario Sanzullo, nono e qui nelle vesti anche di vicecampione uscente della 5 km.

E a proposito di Tokyo 2020, ci andrà anche la tuffatrice Noemi Batki, qualificatasi per la finale della piattaforma donne con il quinto miglior punteggio, migliore delle europee e che ha davanti a sé solo due tredicenni cinesi, Chen e Lu, che sembrano imbattibili, e le coriacee canadesi McKay e Benfeito.

Intanto, tornando alla 10 km, il nuoto di fondo entra in una nuova dimensione. Si trasforma nel prolungamento del nuoto in corsia smettendo le vesti di disciplina per specialisti. Testimonial d’eccezione è il tedesco Florian Wellbrock, campione d’Europa dei 1500 in vasca e neocampione del mondo della specialità olimpica dei 10 km nel mar Giallo dell’area portuale dell’Expo Ocean Park di Yeosu, con il tempo di 1h47’55″9.

Il francese Marc Antoine Olivier (che fu bronzo ai Giochi di Rio) è d’argento per due decimi, battuto solo allo sprint. Al terzo posto l’altro tedesco Rob Muffels, a 1″5, che lascia fuori dal podio l’ungherese, Kristof Rasovszky (+3″6), ‘lepre’ seguita da Gregorio Paltrinieri all’inizio e prima che prendesse la testa della contesa per lunghi tratti.

L’olimpionico azzurro disputa una gara coraggiosa, trovandosi nel mezzo tra il magiaro e Wellbrock, poi resta intrappolato all’ultimo rifornimento, va in sofferenza nel giro conclusivo e riesce ad uscire dal mucchio solo grazie ad una reazione determinata, aggressiva, da campione vero. Finisce sesto in 1h48’01″0 (+5″1).

“E’ stata dura, nell’ultimo chilometro ero più cotto del normale dopo essere stato in testa per lunghi tratti – racconta Paltrinieri -. Pensavo di riuscire ad essere più veloce nella fase centrale, ma Wellbrock e Rasovszky non si sono mai staccati da me e mi sono trovato spesso davanti. A quel punto ho preferito non decelerare perché non è nelle mie caratteristiche nuotare sotto ritmo.

Il sesto posto al Mondiale è un buon risultato, soprattutto perché è una nuova esperienza per me che sono un rookie. L’importante era la qualificazione alle Olimpiadi. L’anno prossimo me la giocherò. Quelli che sono arrivati davanti sono sicuramente più esperti. Io ho ancora tanto da migliorare e da provare – aggiunge -. Questo piazzamento è buono, ma sono consapevole di poter dare di più, e poi ora c’è la staffetta, per la quale abbiamo un team molto forte. Sono felice di poter dare il mio contributo”.

Concreta l’analisi del tecnico Stefano Morini: “Lavoriamo sempre per ottenere il massimo, e vuol dire che adesso questo è il massimo – spiega il tecnico -. Per noi è una distanza ancora inusuale. Anch’io che un po’ d’esperienza ce l’ho (è nello staff della Nazionale dall’Olimpiade di Seul 1988 n.d.r.) non avevo mai visto una partecipazione di queste dimensioni e qualità”. Domani alle 8 ora locale, l’una del mattino in Italia, si disputa la 5 km femminile con Rachele Bruni che proverà a ‘centrare’ un’altra medaglia dopo il bronzo nella distanza doppia.