Usa: El Chapo, processo ingiusto, carcere troppo duro

(ANSA) – WASHINGTON, 17 LUG – Joaquin Guzman, noto come “El Chapo”, il re del narcotraffico riconosciuto colpevole in febbraio di 10 capi di imputazione, ha preso la parola prima della sentenza oggi per dire che gli è stato negato un giusto processo e lamentarsi delle condizioni carcerarie legate al suo duro isolamento. A suo avviso, il caso è stato “macchiato” dai pregiudizi dei giurati, che secondo il suo avvocato hanno letto impropriamente la copertura dei media venendone condizionati. Il difensore ha rilanciato quindi la richiesta di un nuovo processo.