Roma vuole gli Europei di nuoto. Giorgetti: “Vedremo”

Lo spettacolo del pubblico alla piscina Scandone di Napoli ristrutturata per l' Universiade Napoli 2019,
Lo spettacolo del pubblico alla piscina Scandone di Napoli ristrutturata per l' Universiade Napoli 2019, ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. – Mentre Luca Zaia rilancia le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026, il Campidoglio di Virginia Raggi scalda i motori per il 2022. Anno in cui Roma propone la sua candidatura ad ospitare gli Europei di Nuoto. “La Capitale d’Italia vuole confermarsi protagonista delle rassegne sportive internazionali. Siamo pronti alla sfida per realizzare un evento sostenibile e che avvicini i cittadini allo sport”, dice la sindaca pentastellata.

Parole che risuonano come una risposta indiretta a chi ancora oggi l’accusa per il cocente no ai Giochi olimpici del 2024, la prima scelta ‘di rottura’ fatta, a pochi mesi dal suo insediamento, dal Movimento 5 Stelle.

“Roma si candida agli europei di nuoto del 2022? Roma ha presentato la proposta di candidatura, è un po’ diverso… Se ci sarà il sostegno del Governo? A loro come a tutti abbiamo chiesto di presentare una proposta formale, documentata, seria di costi-ricavi. Non è tempo perso ma la necessità di fare le cose per bene”, precisa il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti.

Il presidente della Federnuoto Paolo Barelli esprime “soddisfazione per la crescita della candidatura”, ma suggerisce anche cautela. “La candidatura nasce dal desiderio della Federazione Italiana Nuoto e della famiglia delle discipline acquatiche di riportare in Italia un grande evento come il campionato europeo che manca dal 1983”.

“Ma esorto cautela: ciò non significa che gli Europei del 2022 si terranno a Roma. Significa – sottolinea il presidente della Fin – che la candidatura comincia a crescere e a diventare competitiva nei confronti di altri concorrenti, tra cui Russia e Germania. In caso di successo, il piano operativo prevedrebbe lo svolgimento della manifestazione all’interno del parco del Foro Italico con le gara di nuoto e tuffi presso lo Stadio del Nuoto e di sincro in un impianto provvisorio. Il nuoto di fondo si disputerebbe a Ostia e i tuffi dalle grandi altezze meriterebbero una ‘venue’ da dolce vita”. “Non sarebbero costruiti impianti nuovi, ma verrebbero adeguati gli esistenti – conclude Barelli – per una manifestazione del tutto sostenibile”.

La volontà della città di accogliere gli Europei di Nuoto è stata messo nero su bianco in una memoria della giunta capitolina approvata di recente che “riconosce l’importanza dell’evento denominato ‘Grande Europea Aquatics Aquatics Championships 2022’, Campionati europei di nuoto” e “manifesta l’interesse di Roma Capitale a presentare la sua candidatura a ospitare l’evento”.

Il ruolo di referente istituzionale per le federazioni sportive interessate è demandato all’assessore allo sport e grandi eventi Daniele Frongia, già di recente nominato da Raggi commissario straordinario per Uefa 2020. “Roma Capitale intende dare nuova valorizzazione alle politiche per lo sport rilanciando l’immagine internazionale della città attraverso la partecipazione e l’organizzazione di eventi ad alta risonanza mediatica al fine di incrementare il turismo sportivo con relativo ingente indotto”, si legge nel documento.

In cui si sottolinea anche la sostenibilità economica della candidatura: “Allo stato non sono previste spese per il potenziamento e la ristrutturazione di impianti natatori esistenti che potranno nel caso trovare capienza negli specifici programmi previsti anche dal Governo nell’ambito di impiantistica sportiva”.

L’evento durerà due settimane e coinvolgerà 52 nazioni e 1.500 atleti. “Non sono previste spese per la città per la realizzazione di impianti – assicura Frongia – ma è nostra ferma intenzione completare le opere progettate per i mondiali di nuoto del 2009 ma mai finite, come Valco San Paolo con l’aiuto del Governo”.

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