Che fai stasera?

Cha fai stasera?

Il ristorante occupa un ruolo fondamentale nei riti riproduttivi di chi lavora in ufficio. Non c’è praticamente un rapporto, duraturo o meno, che non inizi con un invito a “mangiare una cosa”, il primo passo sostanziale dopo gli sguardi d’interesse vicino alla fotocopiatrice.

Nel femminismo d’antan, quello del secolo scorso, l’arrivo del conto doveva essere una sorta di cartina tornasole. Ci si misurava, anche politicamente, sulla divisione del quid da pagare, più ancora che su chi teneva la porta per chi. Ora il vento è cambiato, anche nel feroce femminismo anglosassone. Perfino le femministe più accese sono d’accordo che dev’essere lui a pagare e si irritano davanti alla proposta di “split the check”. La femminista inglese Jenni Hill spiega: “Ho un problema quando l’uomo traveste la sua frugalità con il ‘femminismo’ mentre non fa assolutamente un tubo per aiutare le donne nei fatti”.

La semplice idea di parità anche al ristorante sa dell’altra generazione. Già nel 2017 si rilevava come le “millennials” erano molto meno inclini delle loro mamme a volere pagare una propria quota del conto per la cena e che la si riteneva perlopiù un’usanza superata.

C’è anche, diciamo, una questione di convenienza. In una recente ricerca di Brian Collisson, Jennifer Howell e Trista Harig, dell’Azusa Pacific University e della University of California at Merced, “Foodie Calls: When Women Date Men for a Free Meal (Rather Than a Relationship)”, apparsa su Social Psychological and Personality Science, gli studiosi hanno trovato che fino al 33% delle donne statunitensi che accettano un invito a cena lo fanno non perché attratte da chi li invita, ma perché li attira l’idea di mangiare gratis in un buon ristorante.

La pratica – abbastanza comune da avere acquisito un nome convenzionale nell’inglese americano, per l’appunto “foodie call”, è controversa. Gli stessi ricercatori l’associano a “tratti della personalità oscuri” – psicopatologie, machiavellismo, narcisismo – e osservano come le donne che invece non usano fare foodie calls esprimono una forte disapprovazione.

(di James Hansen)

Lascia un commento