Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, Mattarella: “Non dimenticare”

Una foto storica del museo della resistenza di Stazzema: la sepoltura nel 1944 nel piazzale della chiesa.
Una foto storica del museo della resistenza di Stazzema: la sepoltura nel 1944 nel piazzale della chiesa. LUCA ZENNARO/ANSA

SANT’ANNA DI STAZZEMA (LUCCA). – “Il settantacinquesimo anniversario dell’atroce eccidio di Sant’Anna di Stazzema è giorno solenne di raccoglimento e di memoria. In quel terribile 12 agosto 1944 furono massacrate 560 persone inermi, tra queste 130 bambini: non dovrà mai essere dimenticato quanto è accaduto perché chi dimentica è più debole, più esposto ai pericoli che intolleranza, ostilità, violenza ripropongono”.

E’ il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i 75 anni dalla strage nazifascista, celebrati nel piccolo borgo toscano alla presenza del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Per questa strage, ha sottolineato il ministro riferendosi agli ergastoli inflitti agli ex militari nazisti, mai eseguiti, “la condanna morale è importante ma nel concetto di giustizia non basta, ed è triste vedere che la giustizia non ha potuto avere il suo corso con la punizione meritata dei colpevoli”.

Sfondo della giornata il ‘Tappeto del mondo’: un ‘arazzo’ colorato lungo oltre un chilometro che ha ‘avvolto’ il paese e il cammino che sale all’ossario dei caduti, realizzato dall’unione di centinaia di pezze ricamate da donne di paesi diversi.

“Sant’Anna di Stazzema è la capitale europea contro i fascismi – ha detto il sindaco Maurizio Verona -. Questo tappeto è simbolo di pace ed è una risposta” al razzismo: “le istituzioni non devono tacere, il razzismo in Italia è reato, non si può per un pugno di voti diffondere odio e intolleranza”.

Alta come non mai la partecipazione alla giornata. Tanti i Comuni presenti insieme ai sindaci e ai loro gonfaloni, con in prima fila quello della Regione. E tanti i giovani con al loro fianco i superstiti di Sant’Anna di Stazzema e di altre stragi nazifasciste, le associazioni partigiane, e semplici cittadini.

“La Toscana ha pagato un prezzo alto per la conquista della democrazia e della libertà – ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi -: 4.461 furono le vittime degli eccidi. Non fu guerra, fu puro terrorismo”.

A concludere la giornata il gemellaggio tra Stazzema e la città tedesca di Moers, nato dall’amicizia tra giovani delle due realtà, con il suo sindaco Cristoph Fleischhauer che è intervenuto alle celebrazioni insieme a quello del comune greco di Distomo Ioannis Stathas, teatro di un’altra strage nazista.

Presente anche l’ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling. Per il presidente del Senato Elisabetta Casellati, l’eccidio “ci ricorda l’orrore della guerra e i crimini del nazifascismo”. Il presidente della Camera Roberto Fico sottolinea che “la ricerca della verità è un dovere e un imperativo morale e civile”.

(dell’inviato Leonardo Roselli/ANSA)