Governo elettorale o di legislatura, gli scenari possibili

Un momento in Senato della discussione sulle proposte di questione pregiudiziale inerenti al decreto Sicurezza bis,
Un momento in Senato della discussione sulle proposte di questione pregiudiziale inerenti al decreto Sicurezza bis, Roma 5 agosto 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Un governo ponte, che duri solo due mesi e che consenta di portare il Paese al voto in modo ordinato, oppure un nuovo governo di Legislatura 5S-Pd che si sostituisca a quello giallo-verde: sono i due scenari che prendono forma in questi giorni di crisi e che potrebbero essere la risposta alla caduta del primo “Esecutivo Conte”. Ma c’è anche chi inizia a immaginare un governo del presidente, al quale potrebbero partecipare tutte le forze politiche ad esclusione della Lega.

GOVERNO ELETTORALE: c’è chi giura che la costruzione di una squadra che si metta a disposizione per traghettare il Paese alle urne sia già avviata. La tentazione sarebbe quella di pescare nella cosiddetta società civile. Nella ridda di nomi, in pole quello di Marta Cartabia, vicepresidente della Corte costituzionale. Altra possibilità quella di affidare l’Esecutivo ponte a Giovanni Maria Flick, ministro di grazia e giustizia del governo Prodi I e presidente della Corte costituzionale fino al 2009.

Più difficile immaginare un bis per Cottarelli che già in occasione della formazione del governo gialloverde è entrato al Quirinale con il trolley per poi uscirne senza incarico. Poche le chance anche di un Conte-bis. Remota l’ipotesi di Mario Draghi. Tra i ministri, l’attuale titolare dell’Economia Giovanni Tria potrebbe essere confermato alla guida del Mef.

ESECUTIVO DI LEGISLATURA: in questo caso lo scenario sarebbe diverso. Si darebbe infatti vita a un governo in grado di mettere a punto la manovra e forse anche una nuova legge elettorale e ritocchi al reddito di cittadinanza. La riforma per tagliare i parlamentari finirebbe invece, molto probabilmente, parcheggiata: i Dem infatti in Parlamento si sono sempre opposti. A Palazzo Chigi, in questa eventualità, potrebbe arrivare l’ex presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone.

L’attuale premier Giuseppe Conte potrebbe restare al governo anche se con un incarico diverso: c’è chi lo vede alla Farnesina in nome dei buoni rapporti internazionali che ha costruito in questi anni. In alternativa a Cantone, si potrebbe pescare nel passato del centrosinistra: Walter Veltroni, Enrico Letta o Romano Prodi vengono indicati da alcuni come possibili candidati alla premiership di un governo giallorosso. C’è poi chi guarda anche il presidente della Camera Roberto Fico, che in queste ore starebbe tessendo un dialogo con varie anime Dem.

(di Chiara Scalise/ANSA)

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