Dazi, Pechino: “Pronti a contromisure verso gli Usa”

Cargo della CSCL Yellow Sea nel porto di Los Angeles, California
Cargo della CSCL Yellow Sea nel porto di Los Angeles, California. EPA/ETIENNE LAURENT

ROMA. – Pechino minaccia ritorsioni se Washington aumenterà i dazi sulle importazioni cinesi il 1 settembre. Il governo cinese ha reso noto che adotterà le “contromisure necessarie”, senza fornire dettagli. Donald Trump aveva annunciato un aumento delle tariffe doganali del 10% entro il primo settembre, ma poi aveva deciso uno slittamento a dicembre per alcuni prodotti. Di questo slittamento, tuttavia, Pechino non fa menzione.

Trump ha rilevato che “buone cose sono state dette durante il colloquio con la Cina nei giorni scorsi” a proposito delle tensioni commerciali. “Loro stanno neutralizzando i dazi con la svalutazione della loro moneta e immettendo denaro nel loro sistema. I consumatori americani stanno bene, con o senza la scadenza di settembre, ma molto meglio andrà con il piccolo differimento a dicembre”, ha aggiunto, su Twitter, riferendosi allo slittamento dell’entrata in vigore dei dazi al 10% su alcuni prodotti made in China.

“Se attualmente la Cina è più agevolata di noi, sarà ricambiata. Milioni di persone perdono il lavoro in Cina, migliaia di compagnie stanno andando via. Certamente la Cina vuole fare un accordo, ma prima lasciamoli lavorare con umanità su Hong Kong”, ha aggiunto.

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